Chi sono gli allenatori esonerati finora?

Tuchel e Conte
Tuchel e Conte / Chris Brunskill/Fantasista/GettyImages
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5 o 6 giornate di campionato ed è già tempo di salutare qualcuno. I ritmi folli del calcio moderno portano molte dirigenze a prendere decisioni affrettate e spesso ai tecnici non viene concesso il tempo necessario per sviluppare la propria idea; in altri casi invece la separazione è inevitabile per visioni inconciliabili. In entrambe le opzioni, l'unica certezza è che il cambio in panchina rappresenta la via più praticabile per dare una svolta al club (non è possibile operare sul mercato e sarebbe comunque complicato cambiare una decina di calciatori).

Giunti alla metà di settembre, con i campionati di tutta Europa iniziati da un mese o poco più, sono già avvenute le prime separazioni. Sono in totale 7 nelle principali leghe europee: 3 in Premier League, 2 in Bundesliga e 2 in Serie A. Scopriamo chi sono i 7 sfortunati che non sono riusciti ad arrivare nemmeno a ottobre.

1. Chelsea - Thomas Tuchel

Thomas Tuchel
Thomas Tuchel / Pixsell/MB Media/GettyImages

L'addio di più clamoroso. Il Chelsea ha esonerato quasi a sorpresa il tecnico tedesco Thomas Tuchel, dopo più di 100 gare con i blues e una Champions League vinta meno di due anni fa. L'allenatore ex PSG ha cambiato il volto della squadra londinese riportando Kante, Jorginho e co. a competere anche per l'Europa contro ogni pronostico. La campagna acquisti e un inizio sicuramente non positivo, ma nemmeno così tragico, sono costati il posto a Tuchel.

2. Bournemouth - Scott Parker

Scott Parker - Soccer Player
Scott Parker / Visionhaus/GettyImages

La vittoria all'esordio contro l'Aston Villa e poi tre sconfitte consecutive, contro Manchester City, Arsenal e Liverpool, con un totale di 0 gol segnati e 16 incassati in tre gare (9 ad Anfield). Sono bastate le sonore figuracce contro tre big per esonerare Scott Parker. Dal suo addio si è seduto in panchina Gary O'Neil, ad interim, che ha portato un pareggio casalingo contro il Wolverhampton e una vittoria esterna sul Nottingham Forest.

3. Brighton - Graham Potter*

Graham Potter
Graham Potter / Chloe Knott - Danehouse/GettyImages

Una cessione più che un esonero. Il Chelsea è arrivato a Brighton dopo aver esonerato Thomas Tuchel e ha lasciato nelle casse dei Seagulls ben 23 milioni di euro per contrattare il "mago" Graham Potter. Sulla panchina dell'Albion, al momento quarto in classifica con 13 punti, si è seduto l'allenatore ad interim Andrew Crofts, mentre la dirigenza cerca una nuova guida tecnica.

4. Bochum - Thomas Reis

Thomas Reis
Thomas Reis / Alex Grimm/GettyImages

Una fiducia durata più di un mese e un esonero inevitabile. 6 sconfitte su 6 con 18 gol incassati (una media di 3 a partita) per il Bochum di Thomas Reis. La dirigenza ha comunicato una decisione difficile anche in base al legame tra Reis e il club instauratosi negli ultimi tre anni. Ad interim, almeno per le prossime gare, la squadra è stata affidata al tecnico dell'U19 Heiko Butscher.

5. Lipsia - Domenico Tedesco

Domenico Tedesco
Domenico Tedesco / Cathrin Mueller/GettyImages

La conferma al termine della stagione e l'inaspettata chance alla guida di una delle migliori di Bundesliga. In pochi mesi è andato tutto in fumo; Tedesco è stato esonerato dal Lipsia in seguito a un inizio di campionato deludente e a due inaspettate e sonore debacle consecutive. 4 i gol incassati da un Eintracht Francoforte altalenante fuori casa e 4 i gol presi da uno Shakhtar che ovviamente va considerata come una squadra di livello inferiore. Al suo posto Marco Rose, esonerato dal Borussia Dortmund a inizio stagione.

6. Bologna - Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic / Gabriele Maltinti/GettyImages

Un inizio poco convincente e senza vittorie per Sinisa Mihajlovic, finalmente tornato in panchina dopo la malattia. L'assenza del colpo da tre punti è stata probabilmente la causa di un addio forzato, difficilmente comprensibile per il tecnico felsineo che sarà sostituito dall'ex Spezia Thiago Motta, presente in tribuna al Dall'Ara in occasione della vittoria contro la Fiorentina (in panchina c'era Vigiani).

7. Monza - Giovanni Stroppa

Giovanni Stroppa
Giovanni Stroppa / Maurizio Lagana/GettyImages

Una promozione storica e un inizio tragico. Un solo punto in 6 partite per il Monza di Giovanni Stroppa, che avrebbe meritato di perdere anche in quell'occasione con il Lecce. Una squadra ricostruita quasi da zero nel corso dell'estate e problemi di identità tanto grandi quanto comprensibili. Galliani ha provato a regalare all'allenatore un istant team, formato da tanti nuovi calciatori con un passato in Serie A per provare a centrare la salvezza. L'esperimento Stroppa però non è andato a buon fine e i brianzoli devono già inseguire. Al suo posto dalla primaveraè arrivato l'ex Parma Raffaele Palladino.