5 sorprese della Serie A 2021/22

Le 5 sorprese della Serie A 2021-22
Le 5 sorprese della Serie A 2021-22 / 90min Italia
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Il Milan ha vinto il campionato, la Fiorentina è tornata in Europa, la Salernitana si è salvata all'ultima giornata dopo un recupero miracoloso. Sono diverse le squadre ad aver sorpreso in questa lunga e appassionante stagione di Serie A. Ma chi sono i calciatori che hanno impressionato di più?

Guglielmo Vicario - Empoli

Guglielmo Vicario
Guglielmo Vicario / Jonathan Moscrop/GettyImages

L'Empoli si è salvata con largo anticipo, chiudendo il discorso retrocessione già nel mese di aprile. È la terza squadra della Serie A per gol subiti e la solidità difensiva non è stata certo un tratto distintivo della divertente compagine di Aurelio Andreazzoli. Chi però si è messo in mostra nel pacchetto arretrato è senza dubbio Guglielmo Vicario, che alla sua prima stagione da titolare in Serie A ha stupito con prestazioni monstre e una continuità che ha condiviso soltanto con Rui Patricio.

38 gare su 38, 2 rigori parati e più di 200 tiri verso la porta subiti (l'unico a superare il tetto dei 200 in campionato). Vicario ne ha parati 146, più di tutti in Serie A, riuscendo a mantenere la porta inviolata ben 7 volte. Lo ha fatto in gare illustri, nelle tre vittorie memorabili della stagione dei toscani: 0-1 allo Juventus Stadium, 0-1 al Maradona e 0-1 a Bergamo. Il portiere classe '96 è di proprietà del Cagliari, l'Empoli potrebbe riscattarlo per 10 milioni, ma per lui si è già mossa la Fiorentina.

Pierre Kalulu - Milan

Pierre Kalulu
Pierre Kalulu / FILIPPO MONTEFORTE/GettyImages

Pierre Kalulu è la sorpresa più grande di questo campionato. Del Milan avremmo potuto inserire anche Tonali o Leao, protagonisti del cammino rossonero che hanno senza dubbio superato le aspettative. Kalulu però ha fatto qualcosa di più. Arrivato da Lione un paio di anni fa per una cifra di circa 400.000 euro, nella passata stagione aveva giocato, entrando 6 volte dalla panchina e uscendo 4. Quest'anno è andata quasi allo stesso modo, almeno nella prima parte di stagione.

Il francese classe 2000 ha sfruttato l'infortunio di Kjaer e gli acciacchi di Romagnoli per giocarsi le sue chances e lo ha fatto bene diventando un inamovibile della difesa rossonera, giocando al pari di una certezza come Tomori e riuscendo a oscurarlo in qualche occasione. Il suo VDM ora si aggira intorno ai 20 milioni, cifra che però può essere reputata bassa anche in relazione all'età. Con Tomori forma una coppia di centrali solida, forte fisicamente e veloce che può durare negli anni. Lui intanto ha superato il collega inglese posizionandosi primo nella percentuale di dribbling contrastati (76.9%)

Ivan Perisic - Inter

Ivan Perisic
Ivan Perisic / Marco Luzzani/GettyImages

Per distacco il miglior esterno della Serie A. Ivan Perisic è tornato quello di qualche stagione fa, il giocatore difficilmente contenibile sulla sinistra che aveva chiuso in doppia cifra di assist e gol per due anni consecutivi. Con la differenza però che in quelle due stagioni giocava alto a sinistra ed era nella fase più importante della sua carriera. Inzaghi lo ha confermato come quinto di sinistra e lui ha ripagato il tecnico trascinando l'Inter nel finale di stagione a suon di gol e assist chiudendo rispettivamente a 8 e 7.

I tifosi nerazzurri si sono quasi dimenticati che a gennaio l'Inter ha prelevato Robin Gosens dall'Atalanta pagandolo 30 milioni e tutti sperano che il croato, con il contratto in scadenza a giugno, rimanga anche il prossimo anno. Per lui però si è mossa anche la Juventus.

Nicola Zalewski - Roma

Nicola Zalewski
Nicola Zalewski / Silvia Lore/GettyImages

La scoperta più felice di Jose Mourinho è senza dubbio Nicola Zalewski. Il centrocampista polacco classe 2002 nato a Tivoli ha esordito con i grandi esattamente il 6 maggio di un anno fa, nella Semifinale di ritorno dell'Olimpico contro il Manchester United, facendo la prima apparizione in Serie A tre giorni dopo contro il Crotone (e fornendo anche un assist). Praticamente un anno dopo è diventato una pedina fondamentale di José Mourinho in un ruolo che nelle giovanili non aveva mai ricoperto.

Esterno di sinistra alla Spinazzola, si è presentato così nel secondo tempo di Verona, i 45 minuti che hanno definitivamente acceso i riflettori su di lui. Dribbling, scatto e progressione, con ottime abilità nella gestione del pallone e comprensibili lacune difensivi. I due acuti di stagione sono rappresentati da i due assist (quasi identici) per Zaniolo e Pellegrini contro Bodo e Leicester in Conference. Ora gli resta una finale da giocare e ancora aspetta il primo gol da professionista, in futuro Mourinho potrebbe spostarlo anche più al centro.

Gianluca Caprari - Hellas Verona

Gianluca Caprari
Gianluca Caprari / Pier Marco Tacca/GettyImages

All'Olimpico cercava il record di punti con il Verona, l'ha mancato per un soffio, ma la sua stagione resta comunque straordinaria. Gianluca Caprari ha sposato il progetto Tudor diventandone l'elemento cardine e ha guidato il Verona in un campionato indimendicabile. 12 gol e 7 assist che rappresentano il suo record personale nel massimo campionato italiano e ora spera nella convocazione in Nazionale.

Tra i primi dieci in tutte le classifiche inerenti le azioni offensive (conduzioni palla progressive, giocatori dirbblati, azioni da tiro, azioni da gol, passaggi fondamentali, passaggi in area di rigore, key passes); primo nella classifica dei tunnel con 17. Tolto Leao e al pari di Berardi è senza dubbio il giocatore che overperformato di più a livello offensivo nel nostro campionato.


Tutti le statistiche individuali nell'articolo sono state prese da fbref.com.


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