Claudio Lotito racconta l'addio di Tare e Milinkovic-Savic e le richieste di Sarri

Claudio Lotito
Claudio Lotito / Paolo Bruno/GettyImages
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Dall'addio di Igli Tare alle richieste di Maurizio Sarri passando per la vendita dei diritti televisivi. Questi sono solamente tre dei tanti temi trattati da Claudio Lotito nell'intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport. Il presidente della Lazio ha parlato senza freni. Questa è una parte della sua intervista.

L'addio di Tare dalla Lazio

"Non l'ho mollato io. È andato via lui e mi è dispiaciuto sul piano personale e umano. Diciotto anni insieme, un grande amico e un uomo d'azienda. Un giorno mi ha telefonato e ha detto che voleva andarsene, che era riconoscente per tutto quello che gli avevo dato. Non è legato all'ingresso di Fabiani. Ci sono state delle incomprensioni con Sarri: uno molto integralista, l'altro rigido. Sono dovuto intervenire tre volte. La prima volta ho menato la squadra, la seconda volta Sarri stava scricchiolando e ho chiarito alcune cose, ed infine la terza volta ho detto a Igli (Tare, ndr) che avrebbe dovuto usare la vasellina".

Le richieste di Sarri sul mercato della Lazio

"A Sarri ho chiesto di non indicarmi dei nomi ma delle posizioni da coprire. Le sue esigenze tecnico-tattiche. I giocatori li scelgo io. A Formello c'è un intero settore che si occupa di scouting con otto postazioni dedicate. È arrivato Castellanos, l'ho pagato un botto. Ora le richieste del mister sono un vertice basso, un difensore, non necessariamente un terzino sinistro, un esterno e una mezzala. I nomi li ho tutti in testa".

Sui diritti tv della Serie A

"Sono circondato da masochisti. Non sappiamo vendere il prodotto. De Laurentiis dice che è tutta una merda, che non vale nulla. Ma si può? Gli altro lo seguono. Invece abbiamo enormi potenzialità, dovremmo occuparci delle infrastrutture prima che dei diritti tv. Io tra l'altro la media company ce l'ho già. Il nostro è il calcio del mors tua vita mea. Tutti curano solo gli interessi individuali, io invece ho sempre lavorato per il sistema".

Sulla cessione di Milinkovic-Savic agli arabi

"Avevo offerto il rinnovo a una cifra blu. È arrivato il suo procuratore e mi ha detto che l'Arabia Saudita gli garantiva 20 milioni di euro l'anno, circa 18 milioni di euro netti già tassati. Il giocatore mi ha confessato che cercava qualcosa di nuovo. Quando mi hanno spiegato che c'erano 15 milioni di euro per la Lazio, io ho risposto che 15 milioni o zero per me era lo stesso e che gli avrei fatto fare tanti giri di campo a Formello. Quindi i 15 milioni sono diventati prima 20, poi 30 e infine 40 milioni di euro".