Colpani in Nazionale: il suo momento arriverà presto

L'eleganza di Andrea Colpani.
US Sassuolo v AC Monza - Serie A TIM
US Sassuolo v AC Monza - Serie A TIM / Timothy Rogers/GettyImages
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Si parla di una possibile convocazione in Nazionale di Andrea Colpani, talento italiano di 24 anni che dopo qualche acuto nella passata stagione, sta diventando il calciatore più forte della rosa del Monza. Se ne parla sia per una necessità media di voler sognare un fantasista italiano, un dieci che sia in grado di esaltare, sia per il desiderio comune di lamentela di fronte alle convocazioni di qualsiasi CT e forse anche a causa degli anni di Mancini sulla panchina dell'Italia, caratterizzati da chiamate sorprendente di giovani che a volte non si erano nemmeno mai visti in Serie A.

Con Luciano Spalletti, al suo secondo raduno in assoluto, la scelta dei convocati sembra essere leggermente cambiata. Nell'ultima chiamata ci sono state delle novità importanti, dovute anche agli eventi che hanno turbato il ritiro della Nazionale.

Si è visto finalmente Udogie, non è stato ignorato l'avvio di Bonaventura, rientrato in azzurro dopo tanto tempo, ed è stato aggregato poco più tardi anche Riccardo Orsolini. Tonali e Zaniolo hanno lasciato Coverciano per motivi noti e al posto dell'attaccante dell'Aston Villa il CT Spalletti ha optato per Stephan El Shaarawy, una vecchia conoscenza, uno affidabile che ha già giocato determinate partite e che a quasi 31 anni ha calcato palcoscenici di un certo tipo e sofferto una pressione più schiacciante.

Se guardiamo le statistiche, o più semplicente le partite del Monza, non possiamo negare che Andrea Colpani stia giocando da Nazionale; il suo rendimento in questo avvio di Serie A è stato fantastico. Tuttavia alcuni passaggi sono delicati e la volontà di ritardare una sua chiamata non va vissuta necessariamente come un aspetto negativo. L'Italia ha bisogno di mettere al sicuro la qualificazione a Euro 2024, e in un clima burrascoso (che continua a essere alimentato da questioni extracampo) sembra abbastanza saggio provare ad aspettare il sereno per concedere ai nuovi la spensieratezza dell'esordio e del cammino in azzurro.

4 gol in 8 partite di campionato, su 8 tiri in porta rispetto ai 16 totali. Senza rigori e in una squadra che in totale ne ha segnati proprio 8. Dire che Colpani sia mezzo Monza è eccessivo, è reale la sua incidenza sotto porta: il trequartista di Palladino ha infatti siglato la metà dei gol della sua squadra. E spesso inventandoli con una giocata individuale.

Nella gara d'esordio contro l'Empoli si è presentato così alla nuova stagione.

Nell'ultima prima della sosta contro la Salernitana si è ripetuto co un altro gol bellissimo.

La capacità di cambiare l'indice di pericolosità dell'azione è una caratteristica che sembra appartenergli. Colpani conduce con un ritmo sinuoso, che sembra lento ma non lo è affatto. Punta gli avversari con la testa alta e la schiena dritta, sfrutta la tendenza a rientrare sul mancino per ingannarli e offre una giocata che non si vede molto spesso: l'anticipo del tiro. Per calciare con il destro in maniera più decisa, più forte, il trequartista avrebbe dovuto attendere qualche frazione di secondo (forse uno intero), qualche giro del pallone in più. Sceglie invece di anticipare e, nonostante ne esca fuori un tiro debole, Ochoa non riesce a scendere sulla sfera perché è ormai fuori tempo.

Per il suo primo gol nei professionisti, datato 16 marzo 2021, ha atteso tanto e da quel giorno si è tolto grandi soddisfazioni, collettive e individuali. Se riprendete il tabellino di quel Monza-Reggiana 2-0, vi accorgete che Colpani è l'unico rimasto nella squadra brianzola insieme a Di Gregorio e Dany Mota. Ha segnato più reti in A che in B e ha scalato le gerarchie diventando ora un inamovibile di Palladino.

"Colpani deve continuare così, non deve calare di mezzo centimetro: è un giocatore di grande talento."

Palladino su Colpani

Il suo tiro non è mai casuale. Ne prova una media di 2 a partita ed è in Top Ten per percentuale di tiri in porta. È secondo per xAssist insieme a Calhanoglu e sopra al turco e a Lautaro Martinez per Azioni da tiro. Figura nella Top Ten dei Passaggi chiave e anche in quella di Palle al piede in area di rigore (statistiche via fbref.com).

La sua crescita è evidente e in che fase delle propria carriera si trova lo capirà e lo capiremo probabilmente soltanto alla fine della stessa. Oggi pensiamo a questo momento come a una fase magnifica, a una mostra di talento di un artista emergente da guardare incuriositi interrogandoci e scommettendo su quale sarà la sua dimensione tra qualche anno.

Daniele Manusia ne parla così su l'Ultimo Uomo.

Cool-pani non sembra un giocatore della sua generazione, non ha il tipo di talento che permette ai vari Barella o Chiesa di giocare a intensità accelerata come se il campo da calcio fosse un gigante flipper impazzito. Non sembra figlio del calcio dei rimpalli e forse è proprio questo, a pensarci bene, che ce lo fa piacere. Questo è l’aspetto autenticamente vintage del suo gioco, che ha bisogno di spazio per ricevere e controllare il pallone con qualità, e sempre di spazio ha bisogno per cogliere alla sprovvista le difese coi suoi inserimenti. Il suo è un calcio pulito, geometrico, ordinato, elegante. In questo senso è davvero più vicino ai numeri dieci di una volta, che non disdegnavano i movimenti da seconda punta, che alle alette elettriche a lui contemporanee.

Il suo momento in Nazionale quasi sicuramente arriverà, senza alcuna fretta o bisogno di dover risolvere qualcosa, di dover colmare un vuoto tecnico; arriverà gradualmente e superando quegli step che Andrea Colpani ha sempre affrontato durante la sua carriera.