Com'è cambiata la formula degli Europei nel corso della storia?

Dalle 4 alle 24 partecipanti odierne.
Romania v Ukraine: Group E - UEFA EURO 2024
Romania v Ukraine: Group E - UEFA EURO 2024 / Shaun Botterill/GettyImages
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Partiamo dalle origini. Dalla fondazione della UEFA, datata 15 giugno 1954, sono da poco trascorsi 70 anni. Un anniversario ricordato sui social con un video per ripercorrere gli eventi di poco meno di un secolo di storia, caduto a un paio di giorni proprio dall'inizio del Campionato Europeo in Germania. Una competizione, la cui proposta venne avanzata negli anni '50 dal primo segretario generale UEFA Henry Deulanay, e che è giunta oggi alla sua 17ª edizione.

Svolto a cadenza quadriennale, il Campionato Europeo per Nazioni ha subito ingenti modifiche nel corso del tempo. Cambiamenti che ne hanno via via snaturato il formato aumentando costantemente il numero di partite e di Nazionali partecipanti. Dalle 4 che vi presero parte nel 1960 si è giunti alle 24 partecipanti di Euro 2024, senza considerare l'aumento anche nella fase di qualificazione. Qual è stata l'evoluzione del format degli Europei?

L'evoluzione del formato

Quando nel 1960 viene scelta la sede (Francia) della fase finale dell'Europeo, riservata a sole 4 squadre, le qualificazioni sono già in archivio. Sono 17 le Nazionali che partecipano alla fase precedente: un turno preliminare tra Cecoslovacchia e Irlanda, poi Ottavi e Quarti di Finale. L'ultima parte è riservata solo alle quattro rimaste in gara che si affrontano in Semifinali e Finali in gara secca.

Il format a 4 resta in vita fino al 1980, con qualche modifica nella fase di qualificazione. Nel 1964 da 17 si passa a 29 iscritte, mentre nel 1968 diventano 31 e vengono divise per la prima volta in gironi. Una modalità che ha successo fino ai cambiamenti di 20 anni dopo. Euro 1980 allarga le partecipanti alla fase finale a 8, 7 delle quali devono qualificarsi attraverso i gironi, con l'altra che risulta invece essere la Nazionale del paese ospitante (l'Italia in quella edizione).

Un format che piace, ma che viene leggermenta modificato già quattro anni dopo. L'ultimo atto non si gioca più tra le prime classificate dei due gironi della fase finale, ma si genera dopo che le prime due di ogni gruppo si affrontano nelle Semifinale. Inoltre, dopo 6 edizioni viene abolita la Finale 3° e 4° posto. Un regolamento che regge anche per le competizioni del 1988 e 1992, fino alle modifiche sostanziali del 1996.

Le qualificazioni si allargano ulteriormente (le partecipanti diventano 47 per poi stabilirsi intorno alle 50 nelle edizioni successive), con la fase finale che passa a 16 squadre. Quattro gironi da quattro con le prime due di ogni gruppo accoppiate dai Quarti di Finale e la regola del golden goal entrata in vigore per dirimere eventuali tempi supplementari. Una regola che sarà fatale all'Italia nel 2000 e che verrà poi definitivamente abolita nella primavera del 2004.

Le Nazionali partecipanti restano 16 fino al 2016, quando la UEFA prevede un ulteriore ampliamento. Vengono aggiunte altre 8 partecipanti alla fase finale del torneo che diventa a 24 squadre e prevede 51 gare totali (20 in più rispetto alle 31 delle edizioni a 16). Un cambiamento che trasforma in modo netto la fase finale come la conosciamo oggi. Aumenta il numero di gironi, che passa da 4 a 6, fase dopo i quali ne vengono eliminate 8, tutte le quarte classificate e le due peggiori terze. Il motivo di questo ampliamento poggia le sue basi sia sulla volontà di disputare più gare (rintracciabile anche nei nuovi format delle coppe europee per club) sia quella di introdurre gli Ottavi di Finale, un altro turno a eliminazione diretta per aumentare lo spettacolo.

Sintesi delle fasi finali degli Europei

  • 1960-76. Fase Finale a 4 squadre
  • 1980-92. Fase Finale a 8 squadre
  • 1996-12. Fase Finale a 16 squadre
  • 2016-in corso. Fase Finale a 24 squadre

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