Come l'anno scorso: il Milan soffre contro il Verona, Tonali decide
Il Milan viaggia verso Verona consapevole di non poter perdere punti e di dover tenere il ritmo del Napoli vittorioso al Maradona contro il Bologna. La squadra di Pioli deve far fronte ancora a diverse assenze e il tecnico sceglie Tatarusanu in porta, Gabbia centrale difensivo e Kalulu a destra; mediana a due composta dal solito Tonali con Krunic al suo fianco, sulla trequarti la novità Adli con Brahim Diaz confermato sulla fascia come contro la Juventus.
Il Verona della vecchia/nuova gestione Bocchetti si schiera con lo stesso modulo di questo inizio di campionato e dell'ultima trasferta a Salerno con Cioffi, rispetto alla quale cambiano soltanto due interpreti: Magnani e Faraoni dal primo minuto.
La chiave tattica della partita
Gol ed emozioni già nei primi 20 minuti. Il Verona di Bocchetti parte forte e spaventa subito il Milan, ma basta un errore tecnico per propiziare il vantaggio degli ospiti. Un retropassaggio folle di Hrustic regala la sfera a Giroud, il quale allarga subito per Leao: il portoghese salta secco il suo marcatore e sfrutta Veloso per siglare la prima rete della gara, autogol e 0-1 Milan.
Il Verona ha un attimo di sbandamento, prende un paio di imbucate che i rossoneri non riescono a sfruttare (Giroud spreca), ma poi rialza la testa. Una manovra rapida, l'intuizione del velo di Depaoli e il tiro di prima intenzione di Gunter deviato in porta da Gabbia valgono il pareggio. Risultato di nuovo in equilibrio, squadre un po' meno. I padroni di casa sembrano avere un mordente diverso e pressano il Milan a tutto campo provando ad asfissiare la manovra rossonera. Ne esce una situazione tattica da minuti finali di gioco, con le squadre già molto lunghe alla metà della prima frazione.
A singhiozzi sono pericolose entrambe. Decisivi gli strappi di Theo Hernandez che però il francese non riesce a concretizzare e i calci piazzati sui quali l'Hellas sfiora un paio di volte il momentaneo vantaggio. Il parziale al termine del primo tempo segna 1-1 ed è un risultato giusto. Al fischio che fa partire la seconda frazione il Verona torna in campo con gli stessi undici, mentre Pioli lascia nello spogliatoio Giroud e Brahim Diaz per inserire Origi e Rebic.
E la trama nella seconda parte non cambia affatto con un'occasione importante per lato: Hrustic non punisce i rossoneri in contropiede, calcia bene a giro, ma sfiora soltanto il palo, Rebic invece tira addosso a Montipò dopo l'imbucata perfetta di Theo Hernandez. Il Verona colpisce una traversa con Piccoli e sulla ribattuta Gunter la sfiora; passa un quarto d'ora e Pioli prova a ridisegnare il centrocampo milanista e a cercare più solidità inserendo Pobega e Bennacer al posto di Krunic e Adli.
Il Milan si spaventa, ma i cambi ingranano e una reazione arriva al quarto d'ora dal termine. Theo e Rebic spaventano Montipò, Tonali si prende i tre punti. Transizione perfetta del Milan con Rebic largo a destra che premia l'inserimento dell'8 con un assist al bacio: piatto di prima intenzione per la vittoria dei rossoneri.
Dopo lo svantaggio il Verona non si arrende e crea diverse palle-gol, il Milan soffre, il subentrato Thiaw salva miracolosamente in un paio di occasioni e i rossoneri espugnano il Bentegodi e non perdono il ritmo del Napoli.
L'episodio della partita
Come l'anno scorso, in un momento molto diverso della stagione, ma ancora decisivo. Sandro Tonali, ormai simbolo del nuovo corso del Milan, si esalta al Bentegodi. Dopo infiniti chilometri percorsi il guizzo della vittoria: un inserimento perfetto premiato saggiamente da Rebic e destro rasoterra deciso per battere Montipò e il Verona.