Come cambia la Fiorentina con Belotti? Le soluzioni per l'attacco viola

Le possibili scelte di Italiano nel reparto avanzato, con un Gallo in più.
Andrea Belotti
Andrea Belotti / Ivan Romano/GettyImages
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A forza di parlare dell'esterno ecco che arrivò la prima punta: mercato complesso da leggere quello della Fiorentina fin qui, con la concreta possibilità di un acquisto in extremis per sostituire Brekalo, un mercato che ha condotto in viola Andrea Belotti (in prestito secco oneroso, fino a giugno). Un vero e proprio matrimonio d'interesse, senza particolari pensieri legati al futuro ma con tanta voglia di trarre reciprocamente il massimo da questa parentesi.

Le motivazioni, del resto, sono evidenti e di primo piano sia da parte dei viola che dal punto di vista del giocatore: la Fiorentina insegue una qualificazione Champions League che varrebbe quanto un titolo e, al contempo, è ancora in corsa sia in Conference che in Coppa Italia (in semifinale con l'Atalanta); il Gallo dal canto proprio vuole minutaggio e cerca continuità, obiettivo precluso alle spalle di Lukaku, e sogna di tornare nel giro della Nazionale in vista dei prossimi Europei.

Come cambia la Fiorentina con Belotti?

Lo scenario sembra in sostanza quello in cui tutte le parti in ballo ottengono qualcosa, con grande pragmatismo e consapevolezza del tipo di accordo a breve termine, e ci si chiede a questo punto come cambierà l'attacco di Vincenzo Italiano con un Belotti in più. I tempi dei "100 milioni" e dell'approdo al Milan dato per imminente sono lontani, profondamente, e Belotti ha vissuto anni di ricerca di un nuovo equilibrio e di una nuova dimensione: i ritagli di partita nella Roma lo hanno penalizzato a livello realizzativo, soprattutto nella sua prima stagione nella Capitale, ma non hanno intaccato la nomea meritata di attaccante generoso, volitivo e totalmente dedito al lavoro.

Andrea Belotti, Cristiano Biraghi
Biraghi e Belotti / Valerio Pennicino/GettyImages

Il Gallo riparte da qui, dunque, e si troverà ad agire come terminale offensivo di una squadra dal DNA differente dalla Roma vissuta negli ultimi due anni, una squadra orientata al controllo del possesso, con due esterni spesso a piede invertito, con la necessità di partecipare attivamente al gioco senza perdere però concretezza (come accade sovente a Beltran). La Fiorentina vive da tempo il nodo dei centravanti che non segnano, al di là della crescita mostrata da Beltran negli ultimi mesi, ed è chiaro che Belotti arrivi come potenziale chiave di volta in tal senso: come s'inserirà l'ex Toro nel 4-2-3-1 gigliato? Potrà convivere con Beltran o la presenza dell'uno escluderà l'altro?

Belotti-Beltran: sfida o convivenza?

In linea di principio è possibile configurare un dualismo di partenza, coi posti sulla trequarti occupati da Nico Gonzalez, Bonaventura e dal prossimo (scontato) sostituito di Brekalo (o Ikoné). Al contempo non mancano possibili alternative tatticamente logiche e sostenibili: un'ipotesi può essere il 3-5-2, in coppia con Beltran o con Nico Gonzalez, ma non si può escludere anche l'impiego di Beltran alle spalle di Belotti nel 4-2-3-1, con Bonaventura largo a sinistra (un po' nelle vesti che furono di Saponara, come regista largo).

Lucas Beltran
Beltran / Jonathan Moscrop/GettyImages

Ricordiamo peraltro, volendo dare un'ulteriore pista da seguire, come Beltran agli inizi di carriera agisse da esterno offensivo e come - in linea teorica - non sia peregrina (anche se più improbabile delle altre) l'idea di vederlo largo a sinistra con Nico Gonzalez a destra e Bonaventura sulla trequarti, con Belotti di punta. Le alternative non mancano dunque ed è chiaro che a risentirne, a livello di minutaggio, possa essere perlopiù Mbala Nzola (la cui cessione in extremis, a poche ore dal gong, è tutt'altro che scontata).