Come cambierà la telecronaca calcistica con la Generazione Z
Di Marco Deiana
Oggi vi porterò nel futuro. Nel futuro della comunicazione calcistica, tra nuovi slang e nuovi modi di raccontare il calcio giocato. Sono un millennials (nato tra i primi anni '80 e la metà degli anni '90) e - un po' per curiosità, un po' per questioni lavorative - seguo da vicino la cosiddetta Generazione Z. Spesso rimango incantato davanti ai video dei giovani gamer che raccontano - a modo loro - una partita giocata a FIFA (ora EA Sports FC) e, ultimamente, anche le loro carriere reali nei campi di provincia.
Vi voglio portare nel futuro e l'idea di questo articolo mi è venuta in mente ascoltando il racconto di uno youtuber sulla sua partita giocata in terza categoria. Durante la sua telecronaca ha utilizzato alcuni termini tipici della nuova generazione, termini che - per ora - non sono ancora stati utilizzati nelle classiche cronache (televisive o radiofoniche) ma che, prima o poi, arriveranno. Eh sì, arriveranno. O almeno questo vedo attraverso la mia sfera magica.
Proprio per questo motivo voglio preparare i Millennials, la Generazione X e i Baby Boomer ad un nuovo modo di raccontare il calcio. Bisogna solamente imparare alcuni termini tipici dei gamer che prima o poi ritroveremo nelle telecronache. D'altronde bisogna avvicinarsi alla Generazione Z, o no?!
Ci sarà un nuovo vocabolario calcistico?
E allora sappiate che un giocatore ambidestro diventa un calciatore con 5 stelle piede debole. Se poi lo stesso giocatore è abile anche nel dribbling, diventerà un 5 stelle skill. Il numero delle stelle determina la bravura dell'atleta in una determinata caratteristica, dove 1 stella sta per totalmente incapace e 5 stelle invece sta per capacità paranormali.
Avete presente quando un calciatore commette un fallo cattivo, da rosso diretto? Bene, il calciatore in questione avrà killato l'avversario, subendo poi come conseguenza un bel ban dal direttore di gara. In queste situazioni si accendono gli animi e un calciatore può far partire un flame, ossia una provocazione o un insulto ad un avversario.
Per non parlare del respawn, che può essere utilizzato in due contesti: quando un giocatore ormai dato per disperso ritorna in campo oppure quando un calciatore rimane a terra a lungo dopo un fallo e improvvisamente si rialza e torna a correre come se niente fosse. E c'è un termine anche per quel calciatore che a causa di un infortunio (o per qualsiasi altro motivo) è costretto ad abbandonare il terreno di gioco: il giocatore in questione sta quittando.
E immaginatevi un calciatore come Mbappé che ad un certo punto, per qualsiasi motivo, fatica a correre. Ecco, il francese è vittima di un lag. Al contrario, pensate ad un calciatore di basso livello che di punto in bianco diventa un fenomeno: in questo caso si tratta di un giocatore buggato.
Non è finita qui, perché ci sono termini nuovi da imparare per qualsiasi situazione di gioco. Per esempio un tiro a colpo sicuro (non tanto i tap-in a porta vuota, quanto quelle conclusioni dalla distanza praticamente perfette) diventa un tiro con time finish verde; così come un gol realizzando direttamente da calcio d'inizio si trasforma in kick off glitch.
Il termine glitch lo possiamo usare per qualsiasi difetto della partita. Per difetto si intendono quei gol che capitano una volta ogni 100 partite. Gol da 80 metri con il portiere fermo a bere vicino al palo, gol realizzato con il portiere che non allunga le mani o si fa passare il pallone sotto le gambe.
Sarà sicuramente capitato di sentire un telecronista parlare di partita già scritta. Bene, iniziate ad abituarvi al termine scriptato, che verrà utilizzato proprio per le partite dal risultato scontato o per quelle partite particolari (stile Barcellona-Celtic di qualche anno fa) che, anche con 80% di possesso palla e una statistica di 30 tiri in porta contro 1 dell'avversario, terminerà con la vittoria dell'avversario con quell'unica conclusione a rete.
GG invece verrà utilizzato in sostituzione di "ben fatto", così come le leggende che hanno fatto la storia del calcio si trasformeranno in hero o icon. Se due compagni di squadra sono particolarmente affiatati, linkano, mentre se un arbitro abusa dei suoi poteri (magari espellendo, anzi bannando, un calciatore per una timida protesta) è un lamer.
Ho quasi terminato, mancano pochi termini da imparare (per ora). Quando un calciatore deve impegnarsi di più, lo si evidenzia con il termine tryhardare. Mentre un giocatore all'esordio in campionato e quindi senza esperienza, viene chiamato nabbo, noob o niubbo.
Ah, dimenticavo. C'è un termine secco anche per la parola esperienza: XP. Lo si usa quando accumula esperienza (appunto, accumula XP).
Se sei arrivato fin qui, complimenti. Non è stato sicuramente facile, ma per ringraziarti ho un piccolo regalo per te. Altri termini che presto o tardi entreranno nel lessico calcistico. Ebbene sì, infatti a parte il portiere - che stranamente mantiene, almeno per ora, il suo termine -, dobbiamo abituarci ad ascoltare e leggere i ruoli dei calciatori in un altro modo.
Per esempio, la classica seconda punta diventa un AT (pronunciato "atì"), mentre una prima punta è un ATT (pronunciato "atìtì"). In difesa i terzini destri e sinistri sono chiamati rispettivamente TD (o DD) e TS (o DS), mentre i centrali sono i DC. A centrocampo c'è l'imbarazzo della scelta con i mediani che diventano CDC (pronunciato "cìdìcì), i trequartisti invece COC e i centrocampisti centrali trasformati in CC.
L'esterno offensivo destro è un AD, quello sinistro è un AS (pronunciato "aesse"). Ora sei pronto per la telecronaca del futuro.