Come cambierebbe il Milan con l'arrivo in panchina di Antonio Conte?
Di Marco Deiana
L'indiscrezione è stata lanciata a Telelombardia: Antonio Conte sarà l'allenatore del Milan a partire dalla stagione 2024-25. Accordo sulla parola con Zlatan Ibrahimovic, che dovrà trasformarsi in contratto nei prossimi mesi. L'eventuale arrivo del tecnico pugliese porterebbe all'esonero forzato di Stefano Pioli, sotto contratto con i rossoneri fino al 30 giugno 2025. Non sarebbe del tutto fantascienza, considerando gli scricchiolii degli ultimi mesi dovuti all'eliminazione dalla fase a gironi di Champions League e alla mancata presenza nella lotta Scudetto (diventata una sfida a due tra Inter e Juventus).
L'arrivo di un allenatore molto esigente come Antonio Conte porterà la proprietà ad importanti investimenti sul mercato, operazioni necessarie per permettere all'eventuale futuro tecnico di impostare la squadra a sua immagine e somiglianza.
Perché Antonio Conte potrebbe (davvero) accettare la proposta del Milan
Antonio Conte è l'allenatore che - come pochi - sa vincere in breve tempo in ambito nazionale. Ci è riuscito con la Juventus, con il Chelsea e anche con l'Inter. Se messo nelle condizioni giuste sa tirare fuori il meglio dai suoi giocatori, alzando il livello della squadra. Nella sua carriera ha avuto qualche difficoltà in più in ambito europeo con i club.
Il Milan rappresenterebbe una importante sfida. Non partirebbe da zero, potendo contare su una rosa che appena due anni fa ha vinto lo Scudetto e lo scorso anno ha raggiunto le semifinali di Champions League, ma soprattutto vincendo la Serie A da allenatore rossonero diventerebbe il primo tecnico al mondo a vincere il titolo con le tre principali squadre italiane: Juventus, Inter e (appunto) Milan.
Il Milan di Antonio Conte cambierebbe modulo tattico
Prendendo in considerazione gli anni alla Juventus, al Chelsea, all'Inter e al Tottenham, Conte al Milan porterebbe una rivoluzione tattica. Dopo anni legati al 4-2-3-1 di Pioli, la squadra rossonera si ritroverebbe a giocare di base con una difesa a tre alternando - a seconda del materiale a disposizione del mister - due moduli tattici: il 3-5-2 che ha utilizzato soprattutto nelle esperienze alla Juventus e all'Inter, e il 3-4-2-1 sfruttato perlopiù in Premier League con Chelsea e Tottenham.
Il 3-5-2 di Antonio Conte è basato molto sulla ricerca dei due quinti di centrocampo. Spesso le azioni delle sue squadre si sviluppano con il cross di un esterno e la conclusione a rete dell'altro esterno. Sa far coesistere attaccanti con caratteristiche fisiche e tecniche di qualsiasi tipo e si affida molto ad un elemento d'ordine in mezzo al campo (Pirlo nella sua Juventus e Brozovic nella sua Inter).
Chi dovrà adattarsi al nuovo schema tattico?
Un nuovo modulo comporta anche qualche piccolo sacrificio per i giocatori. L'eventuale 3-5-2 di Antonio Conte infatti costringerà i due fuoriclasse della rosa rossonera a cambiare ruolo, o interpretazione del ruolo. Il riferimento è per Theo Hernandez e Rafael Leao. Il terzino francese andrebbe a ricoprire la posizione di quinto di centrocampo a sinistra (e lo scorso mese ha dimostrato di poter giocare anche da difensore centrale, quindi in caso di emergenza anche da braccetto di sinistra nella difesa a tre), mentre il portoghese abbandonerebbe la sua posizione di esterno offensivo per accentrarsi e comporre la coppia d'attacco con Giroud o chi per lui.
Il capitano Davide Calabria avrà due opzioni davanti a sé: allenarsi da braccetto di destra oppure giocare a tutta fascia. Le sua caratteristiche gli permettono di giocare in entrambe le posizioni, sarà compito di Conte capire dove può rendere meglio. Uno dei giocatori più brillanti della stagione rischia di ritrovarsi senza una posizione definita: Christian Pulisic è un centrocampista offensivo, ruolo non presente nel 3-5-2. Ma il tecnico pugliese è riuscito a trasformare Perisic in un fantastico quinto di centrocampo, garantendogli una seconda parte di carriera ad altissimo livello. Da esterno a tutta fascia o da seconda punta, i giocatori di qualità trovano sempre spazio con Antonio Conte.
Più difficile invece trovare una collocazione tattica per Samuel Chukwueze, esterno offensivo che poco si sposa con il modulo di Antonio Conte. Anche per lui le alternative sono quelle di allenarsi e migliorarsi come quinto di centrocampo o come seconda punta.