Come è riuscito il Tottenham a diventare uno dei club più ecosostenibili del mondo
Nell'ottica del miglioramento della qualità di vita e del rispetto delle risorse del pianeta (e quindi dello stesso) anche le società calcistiche si stanno attivando per raggiungere standard definiti di ecosostenibilità.
Perché è così importante? Il motivo è molto semplice: il consumo e lo sfruttamento delle energie non rinnovabili, se immaginato anno per anno, ci porta a terminare in meno di 6 mesi le risorse che la Terra ci offrirebbe in un anno. O meglio, fino a qualche anno fa tale data, immaginando di partire dal 1 gennaio, sarebbe arrivata circa alla metà di luglio; ad oggi non supera maggio. Il che significa che da maggio in poi, tutto ciò che nel mondo utilizziamo è un "plus", ovvero un qualcosa che non potremmo permetterci. Ma al di là di questo discorso, che potrebbe sembrare solamente "morale", ne sopraggiungono due più pratici: quando finiranno le risorse, cosa utilizzeremo? E soprattutto, se continuiamo così, c'è il rischio probabile (se non la certezza) che distruggeremo ecosistemi, causando cambi drastici del clima, alluvioni e via dicendo.
In tale ottica i club calcistici che più guardano al futuro si sono già attivati, da anni ormai. Pian piano sono sempre più le società che perseguono tale filone.
Il Tottenham al top nell'ecosostenibilità
La squadra londinese del Tottenham si trova al primo posto nelle classifiche di sostenibilità già dal 2019, ottenendo i massimi punteggi e primeggiando davanti all'Arsenal, al City e allo United. Ma come funzionano queste classifiche? Quali sono i criteri che vengono seguiti?
A) ENERGIA PULITA E RINNOVABILE: il Tottenham sfrutta al 100% energia rinnovabile a zero emissioni.
B) EFFICIENZA ENERGETICA: l'infrastruttura energetica dello stadio permette di risparmiare elettricità durante i periodi di poca attività.
C) TRASPORTO SOSTENIBILE: sia tramite l'utilizzo di auto elettriche, sia tramite piani di trasporto sostenibile per staff e tifosi.
D) RIMOZIONE PLASTICA MONOUSO: il club è attento a rimuovere (non a ridurre) ogni plastica monouso; per esempio l'acqua viene fornita in confezioni di cartone.
E) GESTIONE DEI RIFIUTI: ovviamente raccolta differenziata, accompagnata da una politica di zero rifiuti-discarica, ovviando a quei prodotti che creano rifiuti non differenziabili.
F) GESTIONE DELL'ACQUA: attraverso un sistema che permette di raccogliere, filtrare e riutilizzare l'acqua piovana per irrigare i campi e per i servizi igienici dello stadio.
G) ALIMENTI A BASSO CONTENUTO DI CARBONIO: nelle strutture del club, con la ricerca all'utilizzo di prodotti locali.
H) COMUNICAZIONE E COINVOLGIMENTO: il club si impegna quindi non solo in prima persona, ma nell'ottica di coinvolgere e sensibilizzare i fan, per esempio fondando Count Us In, movimento globale per salvaguardare il clima.
Attenzione all'evoluzione
Per perseguire l'obiettivo in questione, non si può considerare un qualunque traguardo raggiunto come quello finale. Sono attività che vanno ricercate e attuate, ma poi in seguito mantenute e, soprattutto, migliorate. Ad esempio, in ambito Tottenham appunto, il club ha scelto l'azienda VivoPower International (azienda statunitense fondata nel 2014, che si occupa di tecnologia per le energie rinnovabili) per migliorare la tecnologia del proprio stadio in ottica ecosostenibile: l'obiettivo è trasformare le attività del club per farle diventare a "emissioni zero", accumulando energia, allo stadio e al centro d'allenamento, in batterie appositamente studiate dall'azienda VivoPower.
Inoltre il Tottenham (insieme all'Arsenal) è club di Premier League firmatario del manifesto delle Nazioni Unite Sport For Climate Action Framework, riguardante l'impatto che i club sportivi professionistici possono avere sui temi di ecosostenibilità.
In conclusione, sottolineando che le vie di cui si sta parlando non sono un adempimento una tantum, ma un modello di vita da adottare e seguire quotidianamente, il Tottenham ha deciso di lavorare molto anche in relazione al centro sportivo; sia attraverso le soluzioni sopra indicate, sia anche tramite alcune "semplici" iniziative: piantumazione di alberi, siepi, arbusti, fiori all'interno della struttura, cercando di favorire l'ecosistema.