Come funzionano le elezioni per la presidenza della FIGC?
Si sarebbero dovute svolgere nei primi mesi del 2025, ma Gabriele Gravina ha deciso di anticipare la data per le elezioni del Presidente della FIGC fissandola per il prossimo 4 novembre. Un annuncio arrivato a poche ore dal flop dell'Italia all'Europeo e che potrebbe permettere allo stesso Gravina, qualora si ricandidasse, di consolidare il proprio posto a capo della Federcalcio.
Ad eleggere il presidente della FIGC saranno 275 delegati in rappresentanza delle società di Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, di Associazione italiana calciatori, Associazione italiana allenatori e Associazione italiana arbitri, che voteranno però secondo pesi ponderati (ossia alcuni voti varranno più di altri).
Chi sono i delegati
I Delegati per le società delle Leghe professionistiche sono i Presidenti dei club (20 LNP Serie A, 20 LNP Serie B, 58 Lega Pro) o i loro rappresentanti; i Delegati per le società della LND (91), per gli atleti (52), per i tecnici (26) e per gli ufficiali di gara (9) sono quelli eletti secondo i rispettivi regolamenti.
Il peso dei delegati
Come riporta Calcio & Finanza, il complesso dei voti spettanti ai delegati è pari a 516 voti: ovvero ciascuno delegato pesa in termini di voti secondo il peso della percentuale della propria componente. Di seguito la suddivisione dei delegati dell’ultima assemblea elettiva (che può variare, seppur leggermente, di volta in volta):
- Serie A – 20 delegati (il voto di ciascuno ne vale 3,10 per una somma complessiva di 62);
- Serie B – 20 delegati (1,29, per una somma totale di 25,8);
- Lega Pro – 58 delegati (1,51, per una somma totale di 87,58);
- LND – 91 delegati (1,93, per una somma totale di 175,63);
- Calciatori – 52 delegati (1,98, per una somma totale di 102,86);
- Allenatori – 26 delegati (1,98, per una somma totale di 51,48);
- Arbitri – 9 delegati (1,15, per una somma totale di 10,35).
Modalità di voto e quorum
Le votazioni si svolgeranno tramite un sistema elettronico che garantirà la segretezza di ogni preferenza espressa. Il nuovo Presidente Federale potrà essere eletto già al primo scrutinio qualora raggiungesse il 75% dei voti. Altrimenti, nel secondo scrutinio si scende invece a due terzi, mentre al terzo al 50%+1. Se ancora non dovesse bastare si procederà con un ballottaggio secco.