Come giocherà il Milan di Paulo Fonseca?
L'ufficialità è arrivata da poco: Paulo Fonseca è il nuovo allenatore del Milan. Lo sarà fino al 30 giugno 2027, dopo aver firmato un contratto triennale con il club rossonero. Ad annunciarlo ovviamente la società sui propri canali, dopo le parole in conferenza stampa di Zlatan Ibrahimovic.
Prima di tutto voglio ringraziare Stefano Pioli a nome di tutta la società. L'ho avuto anche come giocatore e ha fatto la storia. Merita tutti i complimenti. Il nuovo allenatore sarà Paulo Fonseca. Abbiamo pensato bene a riguardo, lo abbiamo scelto per la sua identità. Ma anche per come giocherà la squadra, in modo offensivo e dominante. Volevamo portare qualcosa di nuovo dopo cinque anni in campo e anche a San Siro. Con questi giocatori, Fonseca è l'uomo giusto. Siamo molto fiduciosi e ci crediamo tanto.
Le parole di saluto e ringraziamento al suo vecchio allenatore e le motivazioni che hanno portato a una scelta molto discussa dall'ambiente in queste settimane. Tutti i giorni parliamo con Paulo, condividiamo pensieri e strategie. La volontà è quella di migliorare la squadra, che è una sua forza. Abbiamo anche un progetto dell'Under 23, sarà molto importante per noi: vogliamo collegarla alla prima squadra. E Fonseca dà la possibilità ai giovani di emergere. Giovani e una squadra che, considerati determinati criteri, aveva un match migliore con Fonseca rispetto ad Antonio Conte.
Giovani e punti fermi
Maignan, Theo e Leao restano. Queste le parole del nuovo operating partner di RedBird Zlatan Ibrahimovic. In una giornata di ufficialità che non fa gioire i tifosi rossoneri, c'è almeno un aspetto rassicurante; l'idolo di sempre che chiarisce il suo nuovo ruolo e assicura che i campioni principali del Milan resteranno in rossonero, nonostante le probabili tentazioni estere.
I migliori nel proprio ruolo, li ha definiti così l'ex compagno dell'avventura Scudetto e, almeno per quanto concerne l'Italia, è uno status su cui c'è poco da discutere. Il Milan non ha bisogno di vendere un pezzo grosso (come accaduto con Tonali) per ricostruire la squadra su più interpreti. Presto comincerà il secondo anno dopo aver rivoluzionato gran parte del centrocampo e della trequarti nella sessione estiva di un anno fa, e con qualche obiettivo da centrare in quella che si aprirà a breve.
Il nome per l'attacco resta quello di Joshua Zirkzee, o almeno la speranza per dirigenza e tifosi rossoneri, la soluzione che metterebbe d'accordo, per la prima volta dopo qualche mese, le due parti del Milan. Proviamo però a immaginare la squadra di Paulo Fonseca senza tirare in mezzo il mercato.
Come giocherà Paulo Fonseca?
Il 4-2-3-1 è il modulo della sua carriera, quello con il quale ha affrontato la maggior parte delle sue oltre 500 panchine. In Portogallo con Paços de Ferreira e Porto, poi in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk, l'avventura che gli ha spalancato le porte della Serie A; ancora nella prima stagione sulla panchina della Roma e infine nel biennio trascorso con il Lille in Ligue 1.
Il sistema che ha anche caratterizzato l'era Pioli e dal quale, almeno in una fase iniziale, Paulo Fonseca potrebbe distaccarsi soltanto per un approccio più offensivo, dominante, per usare il termine scelto da Ibrahimovic in conferenza stampa. Proviamo quindi a immaginare l'undici del nuovo tecnico ad oggi.
Milan, 4-2-3-1: Maignan; Calabria, Tomori, Kalulu, T. Hernandez; Reijnders, Bennacer; Chukwueze, Loftus-Cheek, Pulisic; Leao All. Fonseca
C'è poi un'altra opzione che abbiamo visto utilizzare da Fonseca soltanto in Italia, principalmente nella sua seconda stagione alla Roma, quella terminata con la Semifinale di Europa League. Un 3-4-2-1 dettato dalle circostanze di quel gruppo, sistema che si propone come soluzione alternativa al momento molto remota.
Milan, 3-4-2-1: Maignan; Kalulu, Gabbia, Tomori; Florenzi, Reijnders, Loftus-Cheek, T. Hernandez; Chukwueze, Pulisic; Leao All. Fonseca