Come giocherebbe l'Italia con Spalletti e Conte?
Roberto Mancini si è dimesso dal ruolo di CT della Nazionale italiana, carica assunta a metà del 2018 e lasciata a metà 2023. Cinque anni intensi di gestione in cui ha regalato agli Azzurri la gioia del Campionato Europeo e la disperazione del Mondiale mancato. Cinque anni in cui è diventato il terzo allenatore con più panchine nella storia della Nazionale.
Il comunicato della FIGC è arrivato, a sorpresa, nella giornata di ieri. Parole di saluto con una conclusione sulle prossime mosse della federazione: "Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale".
Chi sarà il prossimo CT dell'Italia? Di nomi ne sono circolati diversi, ma il focus sembra essersi acceso su un paio in particolare: Luciano Spalletti e Antonio Conte. Proviamo a immaginare come sarebbe disegnata la loro Nazionale.
L'Italia di Luciano Spalletti
Luciano Spalletti, allenatore Campione in carica della Serie A, si è preso un anno di riposo. L'annuncio, coinciso praticamente con la festa Scudetto partenopea, ha scosso i tifosi che, stando alle voci che si riversano sul web, potrebbero però rivederlo presto guidare una squadra con la maglia simile, quella della Nazionale. Come sarebbe la sua Italia?
Partiamo dal modulo. Il più utilizzato in carriera e nell'ultimo biennio è il 4-3-3, sistema con cui ha giocato a lungo anche la Nazionale di Mancini, prima della recente deviazione sul 3-5-2. L'obiettivo sarebbe dunque riprendere da dove si sono interrotti i bei momenti. Ripartire da quelle certezze che hanno reso il centrocampo Jorginho, Verratti e Barella, uno dei più forti in Europa, ma farlo con interpreti diversi.
Di giocatori allenati ne ritroverebbe infatti pochi. Matteo Politano, Giovanni Di Lorenzo e Alex Meret quelli con più presenze con Spalletti tra i calciatori ancora in attività, Danilo D'Ambrosio e Antonio Candreva quelli probabili.
Formazione tipo Italia, 4-3-3: Donnarumma; Di Lorenzo, Scalvini, Bastoni, Dimarco; Tonali, Barella, Pellegrini; Chiesa, Immobile, Zaccagni CT: Spalletti
L'Italia di Antonio Conte
Lui l'Italia l'ha già avuta per un biennio felice, ricordato da tutti per le grandi prestazioni in un periodo di ricambio generazionale difficile, in cui la Nazionale si presentava senza dubbio come underdog. Una coppia d'attacco curiosa formata da Eder e Pellé, l'onnipresente Emanuele Giaccherini e un Campionato Europeo interrotto dal dischetto contro la Germania. Dopo i due anni vincenti all'Inter è volato a Londra per allenare il Tottenham, ma il rapporto con il club si è interrotto prima del tempo.
In Nazionale riporterebbe non più il blocco Juventus, ma quello Inter. Nicolò Barella, Alessandro Bastoni e perché no, anche Matteo Darmian, oltre a Federico Dimarco. Tutti da inserire nel modulo più utilizzato al Tottenham e in carriera secondo transfermarkt: il 3-4-3. Vedere una squadra di Antonio Conte difendere a quattro è francamente difficile; inoltre gli esterni d'attacco emergenti e l'assenza di una seconda punta di ruolo, potrebbero favorire la scelta del tridente al posto della coppia davanti.
Ci sarebbero con pochi dubbi quei quattro, a colorare un po' di nero la Nazionale azzurra, e chi altro?
Formazione tipo Italia, 3-4-3: Donnarumma; Darmian, Scalvini, Bastoni; Di Lorenzo, Tonali, Barella, Dimarco; Chiesa, Immobile, Zaccagni CT: Conte