Come ha reagito la dirigenza del Milan alla sconfitta contro il Borussia Dortmund?

Gerry Cardinale, Paolo Scaroni
Gerry Cardinale, Paolo Scaroni / Marco Luzzani/GettyImages
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La sconfitta contro il Borussia Dortmund non può che lasciare l'amaro in bocca ai tifosi del Milan, ma anche la dirigenza è rimasta decisamente delusa. La Champions League è infatti una competizione chiave per i rossoneri visto che offre visibilità, introiti economici e di conseguenza anche la possibilità di effettuare investimenti importanti per poi continuare, come in un circolo vizioso, a calcare i palcoscenici più importanti.

Naturalmente i conti verranno fatti solo a gironi conclusi, visto che il Milan potrebbe ancora qualificarsi agli ottavi in caso di vittoria con il Newcastle e qualora il Borussia faccia lo stesso con il PSG. Intanto, Gerry Cardinale, presente ieri sugli spalti di San Siro, continua a lavorare a fari più o meno spenti per conferire al brand del Diavolo una caratura internazionale. Il numero uno di RedBird - scrive La Gazzetta dello Sport - ha parlato con Ibrahimovic del suo ingresso nell'asset dirigenziale e, durante il suo soggiorno in Italia, incontrerà le istituzioni per discutere del nuovo stadio, punto chiave per il futuro del club a prescindere dalla Champions.

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Della centralità della maggior competizione UEFA ne ha parlato anche Paolo Scaroni. Proprio a poche ore dalla debacle contro il Borussia, il presidente rossonero ha infatti dichiarato che la Champions è "l'obiettivo minimo" e che "bisogna qualificarsi ogni anno"; non solo per una questione economica, ma soprattutto per "nutrire di Milan i nostri 500 milioni di fan nel mondo”.

Insomma, passare il turno resta ancora la priorità a Milanello, ma tutta la dirigenza è consapevole che il girone non è stato per nulla favorevole e che spesso gli episodi non hanno agevolato la squadra di Pioli, influenzata ieri sera dall'errore dal dischetto di Giroud e dall'infortunio di Thiaw. Se il pass per gli ottavi non dovesse arrivare, allora il Diavolo si concentrerà sul campionato per raggiungere il quarto posto e riprovarci l'anno prossimo. Per riuscirci serviranno però rinforzi e, a tal proposito, sempre Scaroni ha rivelato che Giorgio Furlani è "focalizzato per gennaio".

Intanto, secondo quanto riporta Sky Sport, l'incontro odierno Cardinale-Pioli non è da leggere come preludio a un esonero: era un meeting già programmato, al di là della sconfitta in Champions, anche se d'altro canto resta evidente come si navighi a vista e come la situazione possa cambiare in caso di nuovi passi falsi.