Come ha reagito la dirigenza del Milan alla sconfitta contro il Borussia Dortmund?
La sconfitta contro il Borussia Dortmund non può che lasciare l'amaro in bocca ai tifosi del Milan, ma anche la dirigenza è rimasta decisamente delusa. La Champions League è infatti una competizione chiave per i rossoneri visto che offre visibilità, introiti economici e di conseguenza anche la possibilità di effettuare investimenti importanti per poi continuare, come in un circolo vizioso, a calcare i palcoscenici più importanti.
Naturalmente i conti verranno fatti solo a gironi conclusi, visto che il Milan potrebbe ancora qualificarsi agli ottavi in caso di vittoria con il Newcastle e qualora il Borussia faccia lo stesso con il PSG. Intanto, Gerry Cardinale, presente ieri sugli spalti di San Siro, continua a lavorare a fari più o meno spenti per conferire al brand del Diavolo una caratura internazionale. Il numero uno di RedBird - scrive La Gazzetta dello Sport - ha parlato con Ibrahimovic del suo ingresso nell'asset dirigenziale e, durante il suo soggiorno in Italia, incontrerà le istituzioni per discutere del nuovo stadio, punto chiave per il futuro del club a prescindere dalla Champions.
Della centralità della maggior competizione UEFA ne ha parlato anche Paolo Scaroni. Proprio a poche ore dalla debacle contro il Borussia, il presidente rossonero ha infatti dichiarato che la Champions è "l'obiettivo minimo" e che "bisogna qualificarsi ogni anno"; non solo per una questione economica, ma soprattutto per "nutrire di Milan i nostri 500 milioni di fan nel mondo”.
Insomma, passare il turno resta ancora la priorità a Milanello, ma tutta la dirigenza è consapevole che il girone non è stato per nulla favorevole e che spesso gli episodi non hanno agevolato la squadra di Pioli, influenzata ieri sera dall'errore dal dischetto di Giroud e dall'infortunio di Thiaw. Se il pass per gli ottavi non dovesse arrivare, allora il Diavolo si concentrerà sul campionato per raggiungere il quarto posto e riprovarci l'anno prossimo. Per riuscirci serviranno però rinforzi e, a tal proposito, sempre Scaroni ha rivelato che Giorgio Furlani è "focalizzato per gennaio".
Intanto, secondo quanto riporta Sky Sport, l'incontro odierno Cardinale-Pioli non è da leggere come preludio a un esonero: era un meeting già programmato, al di là della sconfitta in Champions, anche se d'altro canto resta evidente come si navighi a vista e come la situazione possa cambiare in caso di nuovi passi falsi.