Come Malick Thiaw si è preso (in poco tempo) il Milan
Da oggetto misterioso a piacevole scoperta: questa la parabola ascendente di Malick Thiaw, che nel corso del match di ieri sera della UEFA Champions League tra Milan e Tottenham ha lasciato tutti di stucco per personalità quasi da veterano, per carattere e concentrazione. Pioli, dopo il derby perso contro l'Inter, l'aveva detto: la difesa a tre verrà riproposta, con il centrale tedesco che - dopo la vittoria di misura in Serie A contro il Torino - si è fatto trovare un'altra volta pronto e utile alla causa.
La prestazione di Thiaw, adesso, riempie di gioia non solo Pioli ma anche tutti i tifosi milanisti, contenti di aver visto sbocciare il talento di un giocatore che - nel corso della prima metà di stagione - non è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante in rosa. Numeri alla mano la prova del difensore è stata a dir poco sensazionale: sette contrasti, nove duelli aerei vinti su tredici, due salvataggi, un tiro bloccato e un'occasione da gol (seppur sprecata).
Non solo: da sottolineare anche la gestione della sfera e l'ottima capacità nell'aver francobollato un giocatore come Dejan Kulusevski, ritenuto come uno dei principali pericoli degli Spurs. Thiaw sembra avere già una certa dimestichezza nell'impostare, ma anche una determinata cattiveria che fa sorridere qualsiasi allenatore. In fase di non possesso non ha disdegnato il pressing alto sul diretto concorrente nonostante il suo ruolo e la sua posizione arretrata.
Come già fatto notare in precedenza, Thiaw non ha nemmeno tralasciato una certa costruzione dal basso, uscendo palla al piede, servendo i compagni e creando poi delle ripartenze per il Milan. Una freddezza, o meglio, una capacità disarmante la sua, che adesso lo rende un potenziale jolly in fase offensiva oltre a quella difensiva. In Germania era stato relegato più volte in panchina, forse a causa di un gioco non proprio adatto alle sue qualità, ma nonostante questo Maldini e Massara non hanno esitato a puntare su di lui nella scorsa sessione di mercato estiva. Ieri il primo match nell'Europa che conta, con la sua prova che si è rivelata più che convincente.
Dato il momento di difficoltà vissuto nelle partite precedenti, perché Pioli non ha deciso di buttare nella mischia Thiaw? E' vero, il difensore è giovane, ma è allo stesso tempo il prototipo del giocatore che serve al Milan in occasioni simili. L'infortunio di Tomori - ovviamente - ha facilitato l'inserimento di Thiaw nell'undici titolare, e adesso spetta direttamente a Pioli continuare a plasmarlo e valorizzarlo. Nel frattempo, il Milan si gode la sua nuova risorsa, scoperta grazie a un progetto ben delineato, dandogli fiducia in un momento della stagione importante quanto critico. Adesso con il 3-4-2-1 i rossoneri hanno un'ossatura diversa, e uno dei nuovi potenziali punti cardine della squadra sembra essere proprio Thiaw. L'ottimo "battesimo" contro il Toro è stato solo il preludio dell'exploit avvenuto ieri sera. Per lui ci è voluto un po' di tempo per sentirsi a suo agio a Milanello, ma in queste due ultime occasioni ha risposto presente. Due, quanto bastano per prendersi il Milan. Ma soprattutto per dare al club una nuova certezza. Nella speranza che anche Adli, De Ketelaere e Vranckx possano presto fare lo stesso.