Come potrebbe giocare l'Atalanta nella stagione 2024-25?
L'Atalanta prepara la stagione 2024-25 da Campione dell'Europa League in carica, dopo aver conquistato l'accesso alla corrente Champions sia dalla via più complicata che dal piazzamento in Serie A. Prepara una stagione le cui aspettative sono cresciute a dismisura negli ultimi tempi, confermando un dato intangibile: l'asticella della Dea si alza anno dopo anno.
Con la conferma di Gian Piero Gasperini, ma una sessione di calciomercato estiva che stenta a decollare, proviamo a scoprire l'Atalanta della stagione 2024-25.
I possibili moduli
Non ci saranno novità, almeno stando alle prime impressioni dal ritiro. L'Atalanta e Gian Piero Gasperini hanno costruito la propria identità su un sistema di gioco definito che si fonda su una linea difensiva a 3, sulla gamba dei due quinti di centrocampo, su due mediani in impostazione e un tridente abbastanza atipico in avanti.
Il modulo di riferimento sarà il solito 3-4-2-1, leggermente modificabile in 3-4-1-2 e la cui vena offensiva dipenderà dalla scelta della posizione degli interpreti (ad esempio Koopmeiners nei due di centrocampo).
I nuovi innesti
1. Ben Godfrey
È stato il primo dell'estate. Un rinforzo necessario per un pacchetto arretrato che ha sofferto molto nella parte finale di stagione. I tanti infortuni focalizzati nello stesso reparto hanno imposto a Percassi di operare in modo celere per permettere a Gasperini di integrarlo subito. Ben Godfrey è un difensore veloce ed esperto, con oltre 100 presenze in Premier League tra Everton e Norwich.
2. Nicolò Zaniolo
In un reparto che sembrava al completo, Gasperini potrà contare su un altro talento da recuperare. Gli ultimi anni di Nicolò Zaniolo, tra Roma, Galatasaray e Aston Villa, non sono stati soddisfacenti dal punto di vista delle prestazioni. Le prospettive però le ha mostrate in varie occasioni e in Italia, dove voleva assolutamente tornare, non c'è allenatore migliore per permettere a un trequartista di riscoprire il suo prime.
3. Ibrahim Sulemana
Una buona stagione con il Cagliari e un'operazione che ha portato 7.5 milioni nelle casse del club sardo, con cui si sono evidenziati ottimi rapporti nella fase iniziale del mercato (Piccoli e Adopo sono volati in prestito al club rossoblu, Zortea a titolo definitivo). Qualità e quantità per il classe 2003 ghanese, che si inserisce in un reparto in cui la Dea avrà presto bisogno di cambiare interpreti.
Cosa manca ancora ai nerazzurri?
Si tratta di una squadra con poche lacune e un'alchimia definita al punto che provare ad alterarla verrebbe vissuto come un rischio strano da correre. È il motivo delle operazioni Zaniolo e Sulemana, che partiranno dietro ai titolari nelle gerarchie, non lo è invece per quanto concerne Godfrey. La Dea avrebbe ora bisogno di nuovi interpreti principalmente sulle corsie esterne, per completare una rosa all'altezza delle altre. Se a sinistra il giovane Ruggeri può essere considerato un profilo perfetto per il presente e il futuro, a destra Hateboer e Zappacosta hanno superato i 30 anni, età che permette di pensare a un passaggio del testimone nella corrente o nella prossima stagione.
La formazione ideale dell'Atalanta 2024-25
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Djimisti, Godfrey; Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Ruggeri; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. Allenatore: Gian Piero Gasperini
Gli obiettivi della Dea per la stagione 2024-25
Alzare ancora l'asticella, anche se farlo comporta provare a inseguire un sogno proibito. Proibito come l'incredibile vittoria dell'Europa League della precedente stagione, proibito come indimenticabili notti di Champions League con Ilicic e il Papu Gomez. Sembra trascorsa un'eternità, ma l'Atalanta odierna è tale perché costruita sulle basi di quella del passato, con un filo rosso che non è mai stato strappato.
La prossima Dea, ai nastri di partenza e seguendo una linea narrativa in crescendo, sarà quella che proverà a ricucire la distanza con la vetta e al contempo che proverà a disputare la sua Champions da squadra Campione in carica dell'Europa League. Un'Atalanta che ha già conosciuto il Paradiso e che ha fame di scoprire se oltre c'è un posto ancora più bello.