Come potrebbe giocare il Napoli nella stagione 2024-25?

Una svolta decisa per riscattare la fallimentare stagione conclusa l'anno scorso.
SSC Napoli Unveils New Manager Antonio Conte
SSC Napoli Unveils New Manager Antonio Conte / Image Photo Agency/GettyImages
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C'è già entusiasmo per un Napoli che vuole e deve rispondere ai risultati negativi maturati nella stagione 2023-24. Nonostante sia trascorso poco più di un anno, quello dello Scudetto è già un ricordo lontano; sulla panchina azzurra si sono seduti altri 4 allenatori dopo Luciano Spalletti. L'ultimo è Antonio Conte, ufficializzato da Aurelio De Laurentiis a tempo debito e ormai al lavoro per preparare la nuova stagione da diverse settimane.

Alcuni acquisti sono stati già presentati, quasi esclusivamente nel pacchetto arretrato, ma la trasformazione partenopea non riguarderà soltanto gli interpreti, con un cambiamento previsto anche nei concetti trasmessi dall'ex CT dell'Italia.

I possibili moduli azzurri

Antonio Conte ha un suo marchio di fabbrica: la difesa a 3. Nonostante in una delle prime interviste abbia suggerito che il Napoli potrà anche giocare a 4, la sensazione è che l'allenatore ripartirà da quel sistema che gli ha garantito tanti successi in carriera. Il 3-5-2 classico, caratterizzato da esterni con una gamba importante (al momento ci sarebbero Spinazzola e Olivera a sinistra e Di Lorenzo e Mazzocchi a destra) e da tanta applicazione delle mezz'ali.

3-5-2 che però può avere un paio di sviluppi. I due davanti dovrebbero essere composti da una seconda e una prima punta, un Hazard e un Diego Costa, un Eder e un Pellé o ancora un Lautaro e un Lukaku per far riferimento al suo passato. L'alternativa prevede invece una modifica in mediana. Nel caso in cui Antonio Conte volesse conservare il tridente, potrebbe schierarsi con un 3-4-2-1 che prevede l'aggiunta di una mezza punta e il sacrificio di un centrocampista. Una soluzione già vista al Tottenham per far coesistere Son, Kane e Kulusevski.

I nuovi acquisti del Napoli

1. Alessandro Buongiorno

Alessandro Buongiorno
Italy Travel To Berlin / Claudio Villa/GettyImages

La colonna centrale del trio difensivo di Antonio Conte. Corteggiato a lungo, il Napoli si è inserito forte nella trattativa per Alessandro Buongiorno e ne è uscito vittorioso depositando 35 milioni nelle casse del Torino. Un colpo importante, uno dei migliori difensori centrali della Serie A, da tempo pronto a compiere uno step in avanti nella sua carriera.

2. Rafa Marín

Rafa Marin
Deportivo Alaves v Girona FC - LaLiga EA Sports / Ion Alcoba Beitia/GettyImages

12 milioni al Real Madrid con clausole di riscatto e recompra complicate da spiegare in così poco spazio. Rafa Marín è un centrale di proprietà dei blancos che sbraca in Italia dopo l'ottima stagione in prestito all'Alavés. Un profilo che, per centimetri e momento, si candida senza dubbio a un posto da titolare nella difesa di Conte.

3. Leonardo Spinazzola

Bayer 04 Leverkusen v AS Roma: Semi-Final Second Leg - UEFA Europa League 2023/24
Bayer 04 Leverkusen v AS Roma: Semi-Final Second Leg - UEFA Europa League 2023/24 / Jan Fromme - firo sportphoto/GettyImages

Lui a sinistra ha trovato la strada spianata. Con Olivera in Copa America e Mario Rui più lontano da un futuro a Napoli, Leonardo Spinazzola ha scelto la città partenopea dopo il saluto alla Roma. Arrivato a titolo gratuito, sembra il calciatore ideale per il gioco sulle fasce di Antonio Conte.

4. Matija Popovic

Il più giovane della rosa. Un 2006 sbarcato da Monza a Napoli a titolo gratuito, dopo che la società brianzola lo aveva prelevato a gennaio dalla Primavera del Partizan. Un calciatore offensivo alto 1.93 che sta ancora scoprendo la sua posizione ideale nell'undici di Antonio Conte. La concorrenza è altissima e le chances di vederlo all'opera non sembrano molte.

Cosa manca agli azzurri?

Il mercato è ormai avviato e De Laurentiis ha scelto, saggiamente, di operare con priorità in un pacchetto arretrato che aveva bisogno di nuovi rinforzi. Ne sono arrivati tre, tra corsie laterali e interpreti centrali, che permettono ora al presidente del Napoli di concentrarsi su altre operazioni. E la vicenda che tiene banco nel club partenopeo riguarda il discorso attaccante.

Bloccata la cessione di Khvicha Kvaratskhelia dopo le tante parole sentite a inizio mercato, gli azzurri attendono l'evoluzione del caso Osimhen. Ci sono diversi rumor riguardo a un accordo con Romelu Lukaku per l'imminente stagione, ma l'eventuale arrivo del belga dipenderà ovviamente dalla partenza dell'eroe dello Scudetto 2023. La preparazione della stagione prosegue e il Napoli non conosce ancora la punta titolare del nuovo ciclo.

Diversi esuberi da gestire tra prestiti e addii a titolo definitivo, e un altro colpo che dobbiamo aspettarci a centrocampo, dove per colmare il vuoto dell'addio di Zielinski potrebbe non essere sufficiente il ritorno di Michael Folorunsho.

La formazione ideale del Napoli 2024-25

Napoli, 3-5-2: Meret; Rrahmani, Buongiorno, R. Marin (Natan); Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Folorunsho (Cajuste), Spinazzola (Olivera); Kvratskhelia, Osimhen. All. Conte

Gli obiettivi del Napoli per la stagione 2024-25

Il Napoli non disputerà le coppe europee. Il 10° posto della passata stagione, frutto di soli 53 punti conquistati in 38 giornate, rappresenta non solo uno dei crolli più fragorosi della squadra Campione d'Italia in carica, ma anche un ridimensionamento di un gruppo che ora, dopo una stagione così negativa, dovrà dimostrare il suo reale valore.

L'obiettivo principale del club partenopeo è ovviamente quello di tornare in Champions League. La crescita dell'Atalanta, la solita presenza delle due squadre capitoline e nuove realtà come Fiorentina e Bologna rendono tale obiettivo sempre più complicato in Serie A, ma avere almeno 10 gare (europee) di riposo rispetto ai propri avversari regala al Napoli un vantaggio non indifferente.

Guardando al campionato italiano ai nastri di partenza, la squadra di Antonio Conte risulta essere la quarta per valore di mercato transfermarkt, con una valutazione totale che sfiora mezzo miliardo. Un fattore che ricorda la qualità degli azzurri nonostante il declino dell'anno passato. L'esempio principale a cui fare riferimento è forse quella passata stagione della Juventus che, senza coppe europee, per metà campionato era stata in grado di tenere il passo Scudetto dell'Inter. Un sogno che a Napoli si mormora a denti stretti.