Come può adattarsi Angel Di Maria al 3-5-2 della Juventus

Angel Di Maria
Angel Di Maria / Marco Canoniero/GettyImages
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Massimiliano Allegri ha deciso di seguire la strada del 3-5-2, il modulo che - ad oggi - dà maggiori garanzie alla Juventus e che gli ha permesso di infilare una sfilza di sei vittorie di fila in campionato, agguantando già prima della sosta del Mondiale, la zona Champions League. A gennaio si ripartirà dalle certezze e - lo spera il popolo bianconero - con qualche uomo di qualità in più. E non parliamo di mercato, ma di quei giocatori che sono sotto contratto con il club ma che si sono visti poco o nulla nella prima parte di stagione.

Uno di questi è sicuramente Angel Di Maria, uno dei colpi estivi a costo zero della Juventus, protagonista di una prima parte di stagione con più ombre che luci. Vuoi l'età, vuoi il nuovo campionato ma soprattutto un pensiero rivolto al Mondiale. E considerando il risultato finale, con l'Argentina Campione del Mondo, tutti i torti non li ha avuti. Ora però serviranno sei mesi di grandi prestazioni per portare la Juventus più in alto possibile.

Per farlo dovrà adattarsi ad un modulo totalmente nuovo: il 3-5-2. Lui, esterno offensivo di piede mancino, sulla carta rischia di trovare poco spazio con questo assetto tattico. Difficile - vista soprattutto l'età e la fragilità fisica - vederlo a tutta fascia come quinto di centrocampo, complicato anche inserirlo come mezzala offensiva, più facile invece adattarlo come seconda punta.

Questa sembra essere l'unica soluzione possibile per sfruttare le qualità di Di Maria, in un modulo dove la seconda punta può svariare su tutto il fronte offensivo, andandosi a cercare autonomamente la miglior posizione possibile, senza pestare i piedi ai due esterni di centrocampo che - presumibilmente - potrebbero essere Chiesa da una parte e Kostic dall'altra, due calciatori dalle caratteristiche offensive che potrebbero trasformare - in fase d'attacco - il 3-5-2 in una sorta di 3-3-3-1, con Di Maria sulla trequarti, Chiesa e Kostic sugli esterni ed infine un centravanti d'area di rigore (Vlahovic, Milik e Kean).