Come si potrebbe rinforzare la Lazio con la cessione di Milinkovic-Savic?
Ultim'ora in casa Lazio: il presidente Claudio Lotito ha appena avuto un pesante litigio con Igli Tare e, preso da una furia sovrumana, ha deciso di sollevarlo dall'incarico nominando come nuovo direttore sportivo... il sottoscritto!
(Ovviamente non è vero. È che mi serviva un pretesto per parlare delle operazioni di mercato che effettuerei se fossi il ds dei biancocelesti. Quindi, se volete rendermi contento, fate finta di niente)
Allora, dove eravamo rimasti?
Dunque, Lotito ha dato di matto e ha licenziato Tare. Pare che all'origine dell'alterco ci sia uno degli uomini di punta della Lazio, ossia Sergej Milinkovic-Savic: il presidentissimo si è sempre detto contrario alla cessione del serbo, ma visti i recenti problemi con l'indice di liquidità, nelle ultime ore si è aperto a questa evenienza. Il dirigente albanese non ha preso bene questo cambio di posizione e avrebbe accusato Lotito di voler depauperare il tasso tecnico della rosa. Una parola tira l'altra ed eccomi qui: avete davanti il nuovo direttore sportivo della Lazio.
Al momento della firma il numero uno biancoceleste mi ha imposto però una condizione: Milinkovic-Savic dev'essere ceduto. "Agli ordini, capo!", gli ho risposto.
Tuttavia, chi sono io per indebolire una squadra che ogni anno lotta per un piazzamento in Europa e riesce a essere competitiva anche in Coppa Italia? La partenza di SMS sarà sì difficile da superare perché parliamo di un giocatore di livello eccezionale, ma potrebbe rivelarsi un'opportunità per rinforzare la rosa.
Decido allora di chiamare nel mio ufficio il tecnico Maurizio Sarri per discutere insieme della strategia da seguire nel prossimo mercato. Gli annuncio che dall'addio di Milinkovic-Savic incasseremo 80 milioni di euro; di essi, 20 milioni andranno a risolvere ogni problema finanziario e i restanti 60 milioni serviranno per rinforzare la rosa.
Gli espongo poi cosa farei: piuttosto che spendere la maggior parte del tesoretto per un singolo post-Milinkovic, userei quei soldi per comprare il maggior numero di giocatori possibile, in modo da mettergli a disposizione una squadra profonda e adatta al suo 4-3-3.
L'erede designato del gigante serbo sarebbe Ruben Loftus-Cheek, vecchio pallino di Sarri che l'ha allenato quando era al Chelsea. Il centrocampista inglese non gioca con frequenza nei Blues e per una cifra vicina ai 20 milioni potrebbe sbarcare in Serie A e mettersi la casacca biancoceleste.
Vista l'età di Lucas Leiva, andrei poi a prendere un nuovo regista. Magari uno bravo in fase di costruzione, un giocatore giovane e dinamico che vuole fare un salto di qualità. Perché non puntare allora su Maxime Lopez? Il francese è il metronomo del Sassuolo, ma dal prossimo anno la piazza emiliana potrebbe stargli stretta e per 15 milioni di euro puoi benissimo portartelo a casa.
Con Loftus-Cheek, Maxime Lopez e Luis Alberto avremmo a disposizione un centrocampo tecnico e allo stesso tempo fisico e atletico. Per fare un passo in avanti serve però anche un buon ricambio. Basic ha dimostrato di poter far valere la propria mole in mezzo al campo, ma per poter contare su un'altra mezzala, manderei allo Spezia un assegno da 10/12 milioni e comprerei a Giulio Maggiore un volo di sola andata per Roma.
Sistemata la mediana, arriva il momento di concentrarsi sulla nota dolente della stagione, la difesa. Acerbi e Luiz Felipe hanno già la valigia in mano, quindi si dovrebbero prendere almeno due centrali per coprire numericamente il reparto. Con i soldi che Milinkovic-Savic mi lascia in dote, avanzerei l'offerta decisiva per Alessio Romagnoli e lo ingaggerei a parametro zero. Fuori uno.
Per affiancargli un collega giovane e di prospettiva, metto mano al portafoglio e verso i 15 milioni di euro richiesti dall'Hellas Verona per Nicolò Casale. Ci metterà del tempo per calarsi in una difesa a quattro, ma il talento c'è e sono certo che assimilerà alla perfezione gli schemi di Sarri.
Senza dubbio seguirò con interesse il finale di stagione del Genoa, augurandomi - non me ne vogliano i tifosi rossoblù - la loro retrocessione. In quel caso infatti il Grifone sarebbe quasi costretto a vendere i propri talenti e Andrea Cambiaso, di professione terzino sinistro, è uno di questi. Il classe 2000 è un po' sparito dai radar e il prezzo del cartellino (5 milioni di euro) fa di lui un'occasione da non perdere.
Come dite? Sei acquisti possono bastare? Ma neanche per sogno! Ho appena venduto il giocatore più forte della rosa, nonché il centrocampista migliore della Serie A, devo trovare un modo per sopperire alla sua assenza. Puntellerei infatti la rosa con due ultimi arrivi, entrambi in attacco. Prima di tutto acquisterei un valido vice-Immobile, scommettendo su un bomber a fine carriera ma che ha la giusta esperienza per poter fare ancora la differenza. Per Ciccio Caputo la chiamata della Lazio sarebbe l'occasione della vita e per me l'opportunità di avere un attaccante navigato a un prezzo praticamente nullo (3 milioni di euro).
Chiuderei il mio primo calciomercato da direttore sportivo della Lazio comprando un esterno destro. D'altronde, Pedro non offre più garanzie fisiche e Felipe Anderson è troppo discontinuo... urge intervenire! Visto che però i soldi stanno finendo, dovrò ancora una volta rivolgermi al mercato dei giocatori in scadenza, dove c'è un Federico Bernardeschi a caccia di riscatto dopo un'esperienza poco felice alla Juventus. Con il suo mancino e la sua qualità, sono certo che ci farà ben figurare anche in Europa. Riuscireste a immaginarvi un tridente composto da Bernardeschi, Immobile e Zaccagni!?
Se tutte le operazioni andassero a buon fine, la Lazio potrebbe seriamente ambire a un piazzamento in Champions League e - con un pizzico di fortuna magari - anche per lo Scudetto. Anche se so già che Lotito mi respingerebbe più della metà di questi acquisti e che dei soldi della cessione di Milinkovic-Savic ne verrebbero investiti meno della metà.
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