Come stanno i giocatori dell'Italia a due settimane da Euro 2020?

Gli Azzurri in Nazionale
Gli Azzurri in Nazionale / Claudio Villa/Getty Images
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Si avvicina sempre di più la data d’inizio degli Europei 2020, la cui fase finale verrà aperta proprio dall’Italia di Roberto Mancini all’Olimpico di Roma. Ad attenderla la Turchia, formazione ostica ma non irresistibile. Intanto al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula in Sardegna si sono riuniti tutti i giocatori, impegnati nel pre-ritiro. Venerdì andrà in scena a Cagliari l’amichevole con San Marino, prima di concentrarsi definitivamente sull’Europeo. Nel frattempo Mancini deve ridurre la sua rosa da 33 a 26, ufficializzando i nomi dei calciatori che scenderanno in campo dall’11 giugno in poi. La domanda sorge spontanea: come stanno gli Azzurri?

Ci sono quelli al top della condizione fisica e mentale, altri invece colpiti da vari problemi fisici, altri ancora in forma fisicamente ma non mentalmente. Sky Sport ha fatto un po’ di ordine, analizzando la situazione psicofisica degli Azzurri a 17 giorni dall’Europeo. Premettendo che nessuno dei giocatori infortunati (Spinazzola, Pellegrini, Acerbi, Sensi e Verratti) rischia attualmente il posto.

Portieri

Gianluigi Donnarumma
Gigio Donnarumma in Nazionale / Claudio Villa/Getty Images

Il momento che sta vivendo Donnarumma ci porta inevitabilmente a parlare di lui. Il portiere della Nazionale ha deciso di seguire Raiola e non è riuscito a trovare un accordo con il Milan (che intanto ha già trovato il suo erede in Maignan, portiere del Lille campione di Francia). Il club rossonero ha dato tanto a Donnarumma, lanciando la sua carriera e cambierà aria, ma adesso c’è un Europeo sul quale quest'ultimo deve concentrarsi.

Meno distratto e in più protagonista di un’ottima stagione è senz’altro Cragno, mentre un sardo come Sirigu non può dire lo stesso, anche se con la sua avventura con il Torino potrebbe essere ai titoli di coda. Entrambi sono presenti nel pre-ritiro a Cagliari, insieme a colui che ha chiuso la Serie A in maniera amara, vedendosi sfumare la Champions proprio all’ultima partita: Meret del Napoli.

Difensori

Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini
Chiellini e Bonucci in Nazionale / Jonathan Moscrop/Getty Images

In rampa di lancio grazie alle due magnifiche stagioni all’Inter – l’ultima coronata con lo Scudetto – è il giovane Bastoni, sempre più in alto anche nelle gerarchie di Mancini. Anche Chiellini, più vecchio ma con più esperienza del calciatore nerazzurro, è in ottima forma psicofisica: lo dimostra la vittoria in Coppa Italia e il raggiungimento della Champions League con la Juventus. Dal punto di vista psicologico, Di Lorenzo (Napoli) e Florenzi (PSG) sono un gradino sotto, sebbene abbiano finito i rispettivi campionati in crescendo. Scendendo ancora troviamo Bonucci e Spinazzola, alle prese con problemi muscolari. Stesso livello per Mancini e Toloi, ma i loro guai sono più psicologici che fisici per come hanno chiuso la stagione con Roma e Atalanta.

Acerbi, purtroppo, si è dovuto arrendere a causa dell’infortunio del legamento collaterale. Biraghi, invece, non può che essere deluso dal campionato con la Fiorentina.

Centrocampisti

Marco Verratti
Verratti in Nazionale / Claudio Villa/Getty Images

Barella, altro eroe dello Scudetto interista, si conferma uno dei centrocampisti più forti e importanti della Serie A. Protagonisti di un campionato da incorniciare sono stati Locatelli al Sassuolo, Pessina all’Atalanta e Cristante della Roma, quest’ultimo cresciuto tantissimo nella seconda metà di stagione. La stessa cosa non si può dire per il suo compagno Pellegrini, colpito da un infortunio muscolare così come Sensi. Le condizioni di entrambi verranno costantemente monitorate dallo staff di Mancini. Il ginocchio di Verratti, invece, gli sta giocando brutti scherzi, obbligando una pedina fondamentale come lui a rimanere fermo in campionato da inizio maggio. Adesso sta facendo di tutto per recuperare in tempo. Anche Castrovilli era tormentato da un problema fisico che lo ha limitato fortemente. Per lui, inoltre, la condizione mentale non può essere ottima dopo la stagione della Fiorentina.

Attaccanti

Ciro Immobile, Andrea Belotti, Lorenzo Insigne, Moise Kean
Immobile, Belotti, Insigne e Kean in Nazionale / Claudio Villa/Getty Images

Tanti segnali positivi in attacco per Mancini. Sicuramente la nota più lieta è Chiesa, la cui annata alla Juventus è stata esaltante, chiusa poi dai gol in Coppa Italia e a Bologna. La Champions è sfumata dalle mani di Insigne, che però è reduce da una stagione meravigliosa con il Napoli: 19 goal e 11 assist a referto. Anche il Sassuolo se ne esce a mani vuote, ma Berardi e Raspadori hanno pienamente convinto il CT azzurro grazie alle loro prestazioni. A livello psicologico, invece, ha subito parecchi alti e bassi Immobile: è vero, le reti sono 20 in campionato, ma nella fase clou della Lazio è stato troppe volte in difficoltà. Niente Champions nemmeno per Politano, titolo sfumato per Kean in Ligue 1. Attenzione all’outsider Grifo che ha trascinato il Friburgo a suon di goal e assist.

Quelli che però stanno peggio sono sicuramente Bernardeschi e Belotti. Il primo ha visto il suo spazio alla Juventus ridursi sempre di più. Il secondo ha vissuto un’annata difficile (solo 13 gol) con il Torino, salvo solo all’ultima di campionato. Il mercato lo sta già attendendo, anche se per adesso c’è un Europeo da affrontare.