Commisso non lascia la Fiorentina e riorganizza il lavoro della dirigenza

L'addio di Joe Barone lascia un vuoto enorme nel club viola. Il braccio destro di Commisso si occupava a 360 gradi della Fiorentina, 24 ore su 24.
Rocco Commisso
Rocco Commisso / Gabriele Maltinti/GettyImages
facebooktwitterreddit

"Oggi più che mai il mio legame con questo club e con questa città è ancora più forte e continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni con una gestione che sarà nell'ottica della continuità con lo straordinario ed eccezionale lavoro svolto da Joe (Barone, ndr) e con la volontà di portare avanti quanto ha fatto in questi anni". Così Rocco Commisso, patron della Fiorentina, ha smentito categoricamente le voci di un suo possibile passaggio di consegne dopo la morte dell'amico e dirigente viola Joe Barone. Quest'ultimo gestiva la società viola giorno e notte, un punto di riferimento totale per i tifosi viola e per gli addetti ai lavori. Il suo addio porterà a qualche cambiamento dal punto di vista della gestione, non ci sarà nessun volto nuovo nella dirigenza toscana, ma maggiori responsabilità per tutti.

Commisso ha scelto di delegare alle persone più vicine a Barone tutti gli aspetti di cui si occupava il dirigente viola, per dare continuità alle sue idee. Per questo motivo, come riporta l'Ansa, Daniele Pradé oltre al ruolo di direttore sportivo, con l'aiuto del direttore tecnico Nicolas Burdisso, si occuperò della supervisione dell'area sportiva. La supervisione dell'area aziendale invece andrà in mano ad Alessandro Ferrari, direttore della comunicazione e delle relazioni esterne del club. Nessun cambio ruolo per Mark Stephan, che rimarrà amministratore delegato della Fiorentina.