Super League, il comunicato: "Progetto da rimodellare, ma convinti della nostra proposta"
"Nonostante l’annunciata partenza dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa della pressione esercitata su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente allineata alla legge e ai regolamenti europei". Questa la nota pubblicata dalla Superlega nella notte tra martedì e mercoledì, quando le big 6 della Premier hanno annunciato la propria intenzione di abbandonare il progetto.
Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, United e Tottenham non hanno retto alle proteste dei propri supporters e hanno deciso prontamente di abbandonare una nave che li avrebbe portati alla deriva. La prima squadra a defilarsi ufficialmente è stata il City, seguito da tutte le altre; in mattinata è arrivato anche l'addio del Chelsea.
Per quanto riguarda le tre italiane coinvolte nella Superlega, solo l'Inter ha annunciato il proprio addio: "allo stato attuale, il progetto non ci interessa". È questo che i nerazzurri avrebbero annunciato agli altri membri fondatori di questa competizione che ha destato molto clamore.
A credere nel sogno Superleague rimangono le tre spagnole (Barcellona, Real e Atletico Madrid) e due italiane (Milan e Juventus), convinte ancora che "l'attuale status quo del calcio europeo debba cambiare". Secondo loro, questa proposta è infatti "finalizzata a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l'intera piramide calcistica, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall'intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà materialmente migliorati a tutte le parti interessate del calcio".
Tuttavia, l'incubo Super League sembra lontano dalla sua conclusione: nel comunicato rilasciato nella notte tra martedì e mercoledì, Perez e soci affermano di voler solo "rimodellare il progetto", e non di abbandonarlo completamente, quindi è probabile che ne sentiremo ancora parlare.
Segui 90min su Instagram.