Con Ronaldo è un'altra Juve ma Pirlo fa i conti con la zona Caicedo: 1-1, pari al 94'
Sul menu della 7ª giornata Lazio-Juventus alle 12.30. Il match è andato in scena quest'oggi allo stadio Olimpico. Dopo mille polemiche sui tamponi, spazio solo al calcio giocato. Simone Inzaghi ha dovuto rinunciare a Immobile, Strakosha e Leiva, positivi al virus (out anche Vavro ed Escalante) e ha scelto il suo consueto 3-5-1-1 con Cataldi in cabina di regia, Marusic e Fares sulle fasce, il rientrante Luis Alberto in mezzo al campo con Correa alle spalle di Muriqi. Pirlo senza Chiellini, Ramsey, De Ligt e Alex Sandro, ha optato per il 4-4-2 con Demiral e Bonucci al centro della difesa, Kulusevski e Frabotta sulle corsie esterne del centrocampo (un problemino muscolare ha messo fuori causa Chiesa) e con Morata e Cristiano Ronaldo in avanti.
Juve compatta con un classico 4-4-2 con Kulusevski che si accentra e prova a lasciare spazio a Cuadrado. Proprio il colombiano, con una grande giocata nella sua metà campo, dà avvio all'azione che porta al gol dello 0-1: prima due dribbling, poi sul prosieguo dell'azione, sfondamento sulla destra e palla forte e tesa al centro per la deviazione vincente di Cristiano Ronaldo, con un gol simile al primo realizzato da Morata in casa del Ferencvaros. La Lazio risponde con Milinkovic-Savic e Muriqi, ma anche con delle belle azioni personali di Luis Alberto ma è la Juve a sfiorare il bis per tre volte con Cristiano Ronaldo (un tiro vicino al palo, un palo e una punizione ottimamente respinta da Reina).
Nella ripresa l'intensità non cala ma se possibile aumenta con le due squadre che creano diversi presupposti per far male a Szczesny e Reina ma i portieri, in fin dei conti, non compiono mai delle parate decisive. La sfida è equilibrata, le due squadre ribattono colpo su colpo, con la Juve ben chiusa dietro e pronta ad approfittare degli spazi concessi dalla Lazio e con i biancocelesti bravi a sfruttare soprattutto le corsie laterali. Al 76' problema alla caviglia per Cristiano Ronaldo, sostituito da Dybala. All'81' grande occasione per Marusic che colpisce di testa da pochi passi ma, ostacolato da Cuadrado, non riesce a dar forza e facilita la parata del portiere polacco. Al 94' però la Juve fa i conti con la zona Caicedo: grande azione di Correa, palla a Caicedo che batte Szczesny con un destro imparabile.
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