Concentrazione, determinazione e identità: Italiano carico per la finale di Conference League

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano / Gabriele Maltinti/GettyImages
facebooktwitterreddit

Ultimo atto della Conference League. Ancora una volta ci sarà la Fiorentina che ha la chance per rifarsi dallo scorso anno, quando perse la finale contro il West Ham nei minuti finali della partita. Domani sera la squadra viola giocherà contro l'Olympiacos, squadra greca da non sottovalutare ma che è alla portata della formazione toscana. Come di consueto alla vigilia della partita il tecnico Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

"Anche quest'anno abbiamo onorato al meglio questa competizione che ci vede in finale dopo un percorso netto tra girone e gare successive. Cercheremo di sfruttare un po' di esperienza data dall'anno scorso, conosciamo i pericoli e i vantaggio che si possono avere. Dobbiamo interpretare questa gara come se fosse l'ultima della vita perché nessuno ha la certezza di poter giocare un'altra finale. Dobbiamo cercare di essere perfetti e avere il fuoco dentro. In una finale non devi sbagliare nulla".

"Commisso è carico ed è sempre un piacere vederlo. Oggi appena arrivato ha fatto il discorso alla squadra, trasmette fiducia. Domani qualche goccia di sudore va buttata per lui, la sua famiglia e qualcuna in più per Joe Barone, la famiglia di Joe. Con questa tragedia la Fiorentina e soprattutto Commisso ha perso un amico".

"Tutti siamo più maturi, abbiamo più esperienza e conosciamo quella che è la preparazione e cosa necessita una finale. Questo per me è un vantaggio, poi in campo è un 50e50 come tutte le finali. Arrivare a giocarle non è semplice e scontato e noi in due anni siamo riusciti a farlo. Sono percorsi difficili e ricchi di insidie".

"Un po' di esperienza l'abbiamo, qualcosa dietro ci portiamo e domani dobbiamo farlo vedere. Io vivo questa partita con grande attesa, sento e leggo quello che dicono e per noi è una sorta di rivincita. Domani non dobbiamo commettere errori, rimanendo attenti e concentrati. Lo scorso anno non abbiamo avuto un bell'epilogo, metteremo quell'amarezza per farla finire diversamente, sapendo che l'avversario è forte, di qualità e preparato. Sarà tosta".

"Il mio sogno era raggiungere l'Europa con la Fiorentina e ci sono riuscito. Il mio bagaglio di conoscenze è cresciuto notevolmente. Ripensando a Praga penso alle facce dei ragazzi al fischio finale e non vorrei rivederle domani. Per noi l'interpretazione della gara deve essere come se fosse l'ultima della carriera. Servirà massima percezione del pericolo, concretezza e concentrazione su tutto ciò che si va a fare. Grande attenzione ai dettagli, non c'è tempo per replicare ed è una finale, quindi dico che servirà identità e furore agonistico. Quello che non deve mai mancare nelle partite importanti".

"Per fermare El Kaabi abbiamo pportato catene e lucchetti... Sia lui che la squadra hanno fatto un grande percorso. Se noi arriviamo imbattuti loro hanno fatto prestazioni grandiose nelle ultime partite, arrivando alla finale con prove di alto livello. Lui segna con regolarità e sa segnare in ogni modo, sta bene e sappiamo che è un punto di forza del nostro avversario, cercheremo di limitarlo, possiamo farlo con abnegazione e determinazione".

"Sul futuro, davvero, il telefono spesso è spento o spesso in silenzioso e non mi interessa ascoltare niente. Siccome la semifinale non l'abbiamo giocata da tanto, dovevo solo concentrarmi su tutte le partite importanti. Il calcio è strano e certezze ne dà zero, pensiamo alla partita poi si valuterà tutto".


feed