Conference League al via: l'abisso tra il Chelsea e le altre
- Un divario imbarazzante con le rivali in Conference League
- L'esclusione di Cole Palmer e Wesley Fofana
Sulla carta non c'è partita. Il Chelsea farà il suo esordio questa sera nella Conference League 2024-25, una competizione in cui è scivolato l'anno scorso a causa della vittoria inaspettata della FA Cup del Manchester United contro il City. La terza competizione d'Europa per importanza, livellata ancora verso il basso dall'aumento del numero di partecipanti delle prime due e dall'addio alle famose retrocessioni delle terze dei gironi di Europa League.
Un nuovo formato che però, almeno per quanto riguarda la Conference, ha mantenuto le 6 partite in calendario nella prima fase, ora chiamata fase campionato. La stessa terminerà prima di Natale e darà alle partecipanti la possibilità di gestire meglio gli impegni. Poi gli Ottavi per le prime 8, che attenderanno i Playoff tra le squadre classificate tra la 9ª e la 24ª posizione. Insomma, un format che non è ancora molto familiare, ma è che sempre bene ripetere per assimilarlo più in fretta.
La rosa del Chelsea vale come le prime 10 sommate
Ci rifugiamo nel database transfermarkt per uscirne con dati sconfortanti. Il Chelsea è ovviamente la squadra più forte del torneo, ma una differenza di status così rilevante non si era mai apprezzata nelle precedenti edizioni (vinte rispettivamente da Roma, West Ham e Olympiacos). I blues sono la quarta rosa al mondo per valutazione di mercato (954.20 mln); davanti hanno soltanto Real Madrid, Manchester City e Arsenal, che sforano tutte il miliardo.
Ecco perché, se aggiustiamo la lente d'ingrandimento sulla Conference League esce un quadro abbastanza critico per ciò che concerne le potenziali rivali. La valutazione totale dell'intera competizione è di 2.29 miliardi (oltre un terzo è occupato dal Chelsea). La seconda rosa pe vdm è la Fiorentina con 265.7 milioni, seguita da Real Betis (189.4 mln) e Panathinaikos (109.48 mln), le uniche tre compagini a toccare le nove cifre. Soltanto sommando le prime 10 dietro al Chelsea si arriva al valore del club londinese.
Giocare contro sè stessi e la scelta su Palmer e Fofana
In determinati casi parlare degli avversari serve a poco. I blues di Enzo Maresca affronteranno una campagna europea lunga, caratterizzata da partite in cui ogni volta avranno quasi tutto da perdere. Tuttavia, se c'è una squadra che ha le capacità e la profondità per chiudere la stagione senza accusare sovraccarichi è proprio quella allenata dal tecnico italiano.
29 calciatori in rosa con un'età media di 24 anni e una valutazione media di 32 milioni di euro; Marcus Bettinelli, terzo portiere, è l'unico calciatore sopra i 30 anni. Un gruppo squadra così giovane e forte che sarebbe complicato replicare anche in una carriera di FIFA, oggi FC 25, una fucina di talento da allenare anche durante gli impegni settimanali per i quali Maresca e la società hanno approvato una scelta comunque coraggiosa. Fuori dalla lista Conference League, almeno per quanto riguarda la fase campionato, i blues hanno lasciato il calciatore più importante e prolifico della rosa Cole Palmer e il centrale difensivo titolare Wesley Fofana. Decisioni che comunque non mettono in discussione la differenza di valori in campo con le sei avversarie, ma che sono da considerarsi tutt'altro che comuni se pensiamo al privarsi a priori dei calciatori migliori, senza la possibilità di inserirli in quel remoto caso in cui le cose si mettano male.
Non ci saranno fino al 2025, quando poi si presuppone verranno inseriti entrambe a spese di qualche compagno per disputare la fase a eliminazione diretta. Il Chelsea è chiamato a vincere non solo per lo strapotere dei numeri, ma anche per diventare la prima squadra in grado di completare il ciclo perfetto a livello europeo, vincendo tutte le competizioni UEFA disputate nella sua storia.