Iachini: "Fiorentina, con me serviva pazienza. A fine anno cambio percorso"
La vittoria fondamentale ottenuta contro la Lazio ha regalato serenità in casa di una Fiorentina che ora ha praticamente centrato l'obiettivo salvezza, trascinata dal solito Dusan Vlahovic. Domani, nel turno infrasettimanale, i viola dovranno affrontare un Cagliari assetato di punti per tenere lontano il terzultimo posto e mister Beppe Iachini ha presentato così in conferenza stampa la gara della "Sardegna Arena".
Sulla sua parentesi in viola: “Sono stato richiamato in un momento di grande difficoltà. Non ho potuto dire di no per tre motivi: primo perché sono legato alla maglia viola e a Firenze e volevo ricambiare l’affetto in un momento così complicato; secondo perché il presidente ha sempre mostrato grande stima nei miei confronti sia per la persona che per il lavoro che aveva visto sul campo; infine per il rapporto con il gruppo e la squadra tutta, con i quali avevamo vissuto insieme la pandemia e il Covid. - le parole di Iachini riportate da Onefootball.com -. Mi sentivo di tornare per dare una mano e cercare di portare la mia esperienza. L’ho fatto molto volentieri e col cuore. Ora stiamo raggiungendo l’obiettivo in un campionato difficile. Io penso a chiudere al meglio la stagione e poi terminato il campionato, anche se i rapporti sono ottimi, Beppe farà, come giusto che sia, il suo percorso. Qui non faccio solo l’allenatore, ci rimetto anche la salute e forse è meglio pensare ad altre cose. Nel calcio mai dire mai”.
Sul futuro del club: “Ci vuole continuità del lavoro perché il calcio è un lavoro e non un gioco. Il calcio è fatto anche di episodi, ma se si cambia sempre non c’è continuità. Quest’anno è mancato questo, poteva farlo con me o con Prandelli ma non ce l’ha fatta. Le magie non le fa nessuno. L’Atalanta ha Gasperini da anni, alla Lazio c’è Inzaghi, per fare due esempi. Sinisa è tre anni che lavora col Bologna. Il calcio è anche questo. Poi ci sono situazioni estreme dove sei costretto a cambiare ma per un gruppo di lavoro, serve continuità. In questo senso starà alla società stabilire con chi sarà a guidare la squadra cosa e come fare. Ogni allenatore ha priorità e scelte. Io conosco i giocatori e so cosa possono dare. Ognuno ha le sue idee e chi sarà l’allenatore dirà le proprie”.
Su Vlahovic: “Vlahovic sta segnando diverse doppiette e in diverse maniere, merito anche della squadra che lo supporta e lavora per mandare lui in rete. Dusan si sta allenando con umiltà, solo così si raggiungono risultati importanti. Oggi sei imbattibile, domani sei uno dei tantissimi”.
Su Kokorin: “L’abbiamo cominciato a vedere da pochi giorni, viene da un infortunio. Il suo problema l’ha tenuto fuori causa e un po’ di paura c’è. Qualsiasi giocatore ha bisogno di continuità, lui è disponibile ma quando vedi un infortunio di un certo tipo nella testa questo può condizionare. Vedremo se potrà tornarci utile, lo speriamo”.
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