Mazzarri: "Con l'Empoli come con la Lazio. Rabbia Joao Pedro? Mi ha promesso una cosa"
Seconda gara da allenatore del Cagliari per Walter Mazzarri. Il tecnico, che ha esordito con un buon pareggio in casa della Lazio, ora è atteso dall'importante sfida interna contro l'Empoli. E alla vigilia del match, l'allenatore toscano ha parlato del match contro la squadra di Andreazzoli.
Che partita sarà?
"Sarà una partita difficilissima, ma ho detto ai ragazzi che dobbiamo pensare solo a noi: se affronteremo l'Empoli con la stessa adrenalina e aggressività vista domenica, non li faremo ragionare.
Da dove ripartire?
"L'aggressività in fase difensiva dovrà essre il nostro punto di partenza, così come l'atteggiamento, che purtroppo abbiamo cambiato nel finale. Ma quando si creano tante palle gol contro uno squadrone come la Lazio, si deve essere essere più cinici e a tradurle in gol. L'avversario deve interessarci dal punto di vista tattico, perché ogni giocatore deve vincere i suoi duelli. Spero domani di avere i tifosi dalla nostra parte come un dodicesimo uomo in campo pronto a darci mano per tutta la partita. Noi daremo anima, cuore e pure qualcosa in più".
Calendario intasato?
"Avendo l'esperienza delle Coppe, so quanto incidano tre partite in una settimana. Nella sosta faremo tutti i test fisici che di solito si fanno quando si parte da inizio stagione e non da subentranti. Nel preparare la gara il mio lavoro è capire, uno a uno, chi sarà in grado di giocare di nuovo con l'Empoli. Dipende più dai ragazzi, dai preparatori e dallo staff medico sapere il minutaggio che potranno avere".
Caceres?
"Caceres ha mostrato a tutti lo spirito che voglio vedere. Martin è stato magnifico perché ha partecipato attivamente dopo essere stato sostituito. Oltre, ovviamente ad aver fatto una buona gara in campo, pur condizionato dal giallo. Se mi accorgo di qualcuno col muso, che mugugna ed è dannoso per il gruppo, sono pronto a metterlo fuori rosa. I più esperti devono dare l'esempio, come ha fatto anche Pavoletti".
La sostituzione di Joao Pedro?
"Lo sfogo di Joao, che ha già promesso di non rifarlo più, vi posso assicurare che non era per il cambio. Era arrabbiato perché avevamo preso il 2-2 e ha dimostrato di avere il mio stesso spirito, ha detto cose giuste ma ha sbagliato il modo".
La coppia con Keita?
"Mi aspetto che continuino a fare quello che hanno fatto domenica, per tutti i 90 minuti. Joao e Keita- riporta il Corriere dello Sport -possono migliorare anche nel cinismo e possono anche fare degli assist. Tutti però devono migliorare in cinismo e concretezza: questo è il principio che devo inculcare ai miei giocatori".
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