Conte si pente dell'addio alla Juve e apre a Napoli e Roma per il futuro

L'anticipazione dell'intervista di Francesca Fagnani ad Antonio Conte nel programma di Rai 2 Belve.
Antonio Conte
Antonio Conte / Julian Finney/GettyImages
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Antonio Conte, nella serata di domani, sarà protagonista del programma su Rai 2 Belve condotto dalla giornalista Francesca Fagnani. L'ex allenatore di Inter, Chelsea, Juve e Nazionale si è raccontato senza censure. Conte ha risposto a una serie di domande: dal caso Bochicchio fino a delle considerazioni sulla scelta di Mancini di allenare l'Arabia Saudita, per poi concludere con il rapporto e i controlli sui suoi calciatori. Ecco le anticipazioni dell'intervista di Conte, visibile appunto domani per intero.

Su Napoli e Roma: "Se mi piacerebbe? Sono due piazze che vorrei vivere per la passione che esprimono. Spero che un domani ci sia la possibilità di fare questa esperienza" riporta calciomercato.com.

Sull'addio alla Juventus: "Quello di cui mi sono più pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi... Decisi di andar via".

Sul broker Bochicchio: "Mi è sembrato strano, tutto quello che è accaduto nel momento in cui è tornato in Italia, tutta questa libertà che gli è stata data. Era chiaro che aveva truffato tantissime persone. Ci sarebbe voluta molta più attenzione e io penso che ci sia stato un po’ di lassismo da questo punto di vista. Riuscito a recuperare qualcosa? Una parte, l'altra vedremo cosa accadrà".

Antonio Conte
Antonio Conte / Clive Rose/GettyImages

Sulla scelta di Mancini: "Non voglio entrare nella sua vicenda ma le posso dire che stando ai giornali l’Arabia avrebbe fatto un’offerta a Mancini come ad altri e mi ci metto anche io. Io ho rifiutato".

Sul siparietto con Mou: "Vediamoci nel mio ufficio", e poi aggiunge: "Io vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai".

Sul controllo sui calciatori: "Avendo un trascorso da calciatore ho esperienze pratiche che posso trasferire. Uno non può mettere dei limiti o proibire alcune situazioni, però sicuramente nell’imminenza della partita il consiglio è fare minimo sforzo possibile. Il minimo sforzo possibile significa essere passivi, l’altra parte deve essere molto attiva".