Conti e competitività sportiva: il mantra di Suning per l'Inter e l'utile sul mercato
Il piano di Suning per l'Inter continuerà a seguire la via della sostenibilità. Lo ribadisce oggi tra le sue pagine La Gazzetta dello Sport, ricordando allo stesso tempo come dalla Cina l'intenzione sia di puntare sull'equilibrio dei conti mantenendo comunque la competitività sportiva.
Il rosso record registrato a bilancio nel 2020-21 era appesantito da una settantina di milioni di costi che non si riproporranno nel prossimo esercizio, che anzi potrà beneficiare del ritorno del pubblico allo stadio, dei nuovi sponsor di maglia e delle pesanti plusvalenze generate dalla cessioni di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi.
La chiusura degli investimenti dalla Cina resta comunque lo scenario di fondo: a Pechino gli effetti del covid si sentono ancora e in questo momento risulta impossibile programmare con certezza una nuova fase espansiva di Suning. "Se il colosso cinese ha comunque immesso in totale nelle casse nerazzurre una montagna di denaro, 522 milioni, è pur sempre servito il prestito di Oaktree da 275 milioni per assicurare un domani sereno. Su queste basi, anche il prossimo calciomercato dovrà chiudere ancora in corposo utile: la cifra è modulabile anche in base agli introiti di questa stagione, ma potrebbe avvicinarsi alle tre cifre" ipotizza il quotidiano.
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