Continuità o rivoluzione: come sarà l'Inter sotto la guida di Oaktree?
- A partire da domani il fondo californiano escuterà le quote di Suning
- Che ne sarà degli attuali dirigenti nerazzurri?
Il giorno della verità è arrivato: oggi, 20 maggio 2024, per Suning scade il termine ultimo per la restituzione a Oaktree del prestito contratto ormai tre anni fa e che, con gli interessi maturati, è salito a quasi 400 milioni di euro. Salvo colpi di scena che sarebbero degni di un film, la società cinese perderà le quote di maggioranza dell'Inter che finiranno proprio nelle mani del fondo statunitense.
La preoccupazione dei tifosi, ancora inebriati dai festeggiamenti per lo Scudetto, è più che comprensibile, ma l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport rassicura il popolo nerazzurro sostenendo che la gestione di Oaktree del club sarà all'insegna della continuità con quanto visto fino ad ora. lI motivo è semplice: perché squadra che vince non si cambia. Ed è per questo che Marotta e Antonello manterranno i rispettivi incarichi rispettivamente nell'area sportiva e in quella corporate.
Ovviamente sarà inevitabile un naturale periodo di transizione. I rinnovi di Lautaro, Barella e Inzaghi sembravano in dirittura di arrivo ma dovranno aspettare che la nuova proprietà si insedi in maniera definitiva e occorrerà ancora un po' di pazienza. La rosea stima delle tempistiche di circa una ventina di giorni in cui l'attuale Consiglio di Amministrazione fedele a Suning dovrà dimettersi. Gli unici a resistere saranno Carlo Marchetti e Amedeo Carassai, uomini di fiducia di Oaktree che ormai dal 2021 fanno parte del CdA nerazzurro. Si aprirà dunque una fase di gestione semplicemente “ordinaria” e non più “straordinaria” e, contestualmente, il presidente Zhang avrà l’obbligo di convocare l’assemblea degli azionisti per eleggere il nuovo board.
Sempre secondo GdS, Oaktree escuterà l'Inter con il fine di procedere a sua volta con una cessione ma il tutto avverrà con continuità rispetto al lavoro svolto da Suning in questi anni.