Coronavirus, la Lega sceglie il modello UEFA. Laboratorio unico per tutti, i club dicono sì

Serie A
Serie A / Pier Marco Tacca/Getty Images
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L'emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus ha toccato anche il mondo del calcio. Tante squadre di Serie A hanno all'interno del proprio organico calciatori positivi al Covid-19. Nell'ultimo Consiglio di Lega si è deciso di centralizzare i controlli e di essere ancora più rigorosi nel rispetto delle norme. Il caso Lazio (positività confermate in Europa, negate per il campionato e i tamponi fatti processare fuori regione), ha indotto la governance del calcio a prendere altre contromisure e ha provocato i dubbi e il risentimento della maggioranza dei club, le big in testa.

Claudio Lotito
Claudio Lotito / Emilio Andreoli/Getty Images

Il campionato, come riporta l'edizione on line della Gazzetta dello Sport, vuole adattarsi al modello UEFA: l’organizzazione del calcio internazionale ha scelto il Synlab come laboratorio di riferimento, valido per tutti i club e tutti i giocatori che partecipano alle competizioni europee. La centralità risulta fondamentale per la condivisione delle informazione e l’uniformità dei risultati, condizioni imprescindibili per la credibilità dello stesso sistema calcio.

Ciro Immobile
Ciro Immobile / Paolo Bruno/Getty Images

Il presidente della Federazione medici sportivi, Maurizio Casasco, è stato sollecitato a individuare una centrale unica che soddisfi le esigenze dei club. Il Consiglio, inoltre, ha chiesto ai club la massima attenzione sui controlli. Occorrono norme ancora più rigide. L'idea è quella di uniformare al modello UEFA anche i criteri di rilevazione del Covid 19: i controlli prevedono già uno screening su tre geni (E, Rd/RP, N), le cliniche dei club oggi possono riferirsi a uno solo di questi (N). Da qui la differente valutazione. Una difformità che le società non sono disposte più a tollerare.


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