La corsa salvezza in Serie A: chi può spuntarla e chi ha le ore contate
Essere tra le ultime tre della classe non è mai una bella sensazione. La domanda è: arrivati alla 12° giornata la corsa salvezza è già definita oppure ci sono squadre che ancora rischiano?
Analizzando le situazioni più complesse, proveremo a dare una visione completa della lotta per non retrocedere.
Quando sei ultimo ma hai tutte le carte per salvarti
Il Cagliari si ritrova in ultima posizione in classifica con soli sei punti, a causa anche delle quattro sconfitte nelle ultime cinque partite.
In terra sarda la situazione è complicata ma non ancora compromessa complice una rosa che possiede tutte le qualità per mantenere la categoria. La squadra allenata da Mazzarri - che ha preso il posto di Semplici dopo la terza giornata di campionato - è padrona del proprio destino.
Attenzione però a non sottovalutare le concorrenti che, ovviamente, non sono intenzionate a soccombere. I rossoblù vantano una rosa che possiede non solo le giuste qualità tecniche ma anche la giusta tenacia per imporsi e sovvertire questa falsa partenza.
Certo cambiare allenatore alla terza giornata non è stata proprio una mossa lungimirante. Però comunque la panchina è stata affidata ad un allenatore che vanta 462 panchine al livello professionistico.
Il problema è che la squadra non ha ancora assorbito l'identità del suo condottiero che in nove gare ha raccolto soltanto cinque punti. La strada per l'allenatore livornese sembra ancora lunga e tortuosa però alla fine dovrebbe farcela appellandosi ai suoi tatticismi e alla grinta che l'ha sempre contraddistinto.
La situazione Salernitana
La squadra granata sta attraversando un periodo nero dettato anche dal calendario non proprio alla portata. Infatti, negli ultimi due match i ragazzi di Colantuono hanno affrontato la capolista Napoli e una Lazio decisa più che mai a risalire in classifica.
Passati questi uragani, Ribéry e compagni potranno concentrarsi per i prossimi match che molto diranno delle reali possibilità di salvezza della squadra.
I granata affronteranno in rapida successione due dirette concorrenti (al momento) per la salvezza, Sampdoria e Cagliari. I blucerchiati giocheranno nella bolgia dell'Arechi mentre la trasferta in Sardegna non sarà affatto semplice.
La sosta per le nazionali è una manna dal cielo per Colantuono che avrà due settimane per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. La staffetta in panchina tra Castori e l'allenatore romano ha rallentato la crescita del club ma il nuovo tecnico ha già mostrato che contro squadre meno blasonate può dire la sua.
Ripartire dalle buone prestazioni messe a referto contro il Venezia prima e il Napoli poi, potrebbe permettere ai campani di risalire la china in classifica. Le qualità della rosa e la voglia di rivalsa rappresentano le indicazioni da cui ripartire per proseguire verso una salvezza che porterebbe i tifosi salernitani ad esultare di gioia per giorni e giorni.
Le due facce della Sampdoria
Qual è la vera Sampdoria? Quella che tiene testa all'Inter oppure la squadra smarrita e senza idee che soccombe contro il Bologna? La domanda a guardare le prestazioni blucerchiate sorge spontanea.
Gli uomini di D'Aversa hanno delle caratteristiche ben precise che emergono solamente a tratti. In attacco Caputo è fermo a quota 3 gol in 12 giornate e la squadra fa fatica a trovare la porta, con il solo Candreva che azzarda qualche conclusione sporadicamente.
Nel caso della Sampdoria la situazione è meno critica, rispetto alle concorrenti, perché il blasone e il valore della squadra saranno il collante che farà remare tutti verso un unico obiettivo.
Vedremo se durante questa sosta potranno sciogliersi gli ultimi dubbi sulla tenuta mentale della squadra e andare avanti spediti verso una salvezza che, ad oggi, non è poi così scontata.
Come Sheva farà volare il Grifone
Segniamoci la data di lunedì 15 novembre, giornata in cui arriverà il closing e gli americani diventeranno a tutti gli effetti i proprietari del Genoa.
La holding 777 Partners presenta un portafoglio di 3 miliardi di euro e una buona parte di questi serviranno per far prendere il volo al Grifone.
Come comandante è stato scelto un volto più che noto dal calcio italiano: Andriy Shevchenko. L'ex CT della nazionale Ucraina è alla sua prima esperienza da allenatore in Serie A.
Il bomber lo conosciamo tutti. L'allenatore Andriy, invece, sarà una scoperta per tutto il popolo rossoblù e non solo.
Il tecnico originario di Kiev arriva con un quarto di finale ad Euro 2020, miglior risultato ottenuto nella storia della nazionale Ucraina.
Ovviamente l'influenza tattica maggiore Sheva l'ha avuta in eredità da Ancelotti - anche all'interno del suo staff c'è la figura di Tassotti già vice di Carletto - perciò l'equilibrio sarà il punto forte del suo gioco.
La difesa a 4 è un suo mantra, il trio a centrocampo idem e l'attacco può variare a seconda della situazione. Certo la squadra non sarà formata da tanti talenti però lui sa come far crescere i giovani, perciò i vari Rovelli, Kallon e Buksa sono avvisati.
Tutto questo aspettando il mercato gennaio e gli innesti che gli sono stati promessi dagli americani. Al momento la situazione in classifica dice quartultimo posto a pari punti con i cugini Doriani.
E a quel derby, il 10 dicembre, Sheva conta di arrivarci con tante certezze e qualche punto in più in classifica. Perciò non ci resta che ammirare le gesta sulla panchina di Andriy e goderci lo spettacolo.
Il Venezia e la sua classifica
I ragazzi di mister Zanetti sono, a mio avviso, la vera sorpresa di questo inizio stagione. I punti sono 12 e nelle ultime due partite hanno raccolto quattro punti. Il bottino potrebbe sembrare il minimo indispensabile ma in realtà non è così. Le avversarie sono state il Genoa e la Roma.
Proprio la squadra della Capitale ha ceduto sotto i colpi di Okereke e compagni. Il successo sui giallorossi ha dato nuova linfa alla squadra, permettendole di passare una pausa tranquilla in cui poter sistemare le cose che finora hanno funzionato meno.
Al rientro dalla sosta i lagunari faranno tappa a Bologna e poi se la vedranno al Penzo contro i campioni d'Italia in carica, l'Inter.
Zanetti ha mostrato, al suo primo anno di Serie A, di potersela battere con chiunque. Il tecnico di Valdagno sta convincendo tutti e le prossime due sfide per i veneti saranno un crocevia abbastanza importante in ottica salvezza.
La tranquillità in casa Empoli
I 16 punti dell'Empoli in classifica hanno un nome ed un cognome: Aurelio Andreazzoli. Lui è il vero asso nella manica di questa squadra capace di portare i toscani a vincere addirittura a Torino contro la Juventus.
L'allenatore ex Roma ha portato, in questa seconda avventura sulla panchina azzurra, con sé pochi e semplici accorgimenti: il possesso e i movimenti senza palla degli 11 interpreti. Il risultato sono delle manovre quasi geometriche e una varietà importante di soluzioni offensive.
Quello che rende bello da vedere l'Empoli, in una chiave prettamente tattica, è - in realtà - anche il suo Tallone d'Achille. In tante occasione proprio per cercare la bella manovra i giocatori azzurri provano giocate non proprio nelle loro corde permettendo agli avversari di sistemarsi adeguatamente in difesa.
Al momento la classifica dice +9 sulla zona retrocessione che rappresenta un vantaggio rassicurante, l'unico problema è che siamo ancora alla 12ª giornata.
Riuscirà la squadra toscana a mantenere e confermare una classifica, che al momento, significherebbe la salvezza assicurata?
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