Cos'è la maledizione dei campioni del mondo in carica?

Chi vince il Mondiale non fa una bella figura a quello successivo. Una legge? No, più che altro una statistica frequente che ormai ha il sapore di una maledizione. Quest'anno sarà la Francia ad ereditare l'onere di invertire una storia che, soprattutto in tempi recenti si è ripetuta con una disarmante continuità.

La Francia, Campione nel 1998, non ruscì a superare il suo girone nel 2002 in Giappone e Corea del Sud, e la stessa sorte toccà all'Italia in Sudafrica nel 2010, alla Spagna in Brasile nel 2014 e alla Germania in Russia nell'ultimo Mondiale del 2018.

Almeno, per rimanere in tema di maledizioni, i galletti non sono stati inseriti nel girone F che, da quando esiste (1986), non ha mai avuto il nome della squadra vincitrice al suo interno. Una statistica che l'Argentina aveva provato a interrompere nel 2014, salvo poi arrendersi in finale contro la Germania. Le squadre inserite nel gruppo F in questa edizione della Coppa del Mondo sono Belgio, Croazia, Canada e Marocco.

Volgendo lo sguardo fino agli albori della Coppa del Mondo, ci accorgiamo che difendere il titolo è un qualcosa di molto difficile. Curioso perché spesso le squadre che partecipano al Mondiale successivo al trionfo contano più o meno sugli stessi interpreti. Tuttavia nelle 20 edizioni del Mondiale con una alle spalle, ben 13 volte la squadra vincitrice non è riuscita a raggiungere le Semifinali in quella successiva. Addirittura 4 volte nelle ultime 5 edizioni la detentrice del titolo si è fermata al primo turno.

È successo soltanto due volte nella storia della Coppa del Mondo che la difesa del titolo andasse a buon fine con un altro trionfo: nel 1938 con la seconda stella dell'Italia e nel 1962 con il Brasile.

Cosa succederà in questa edizione lo scopriremo tra circa un mese. Maledizioni a parte, la Francia ha tutte le carte in regola per disputare un'altra Coppa del Mondo da protagonista. La selezione di Deschamps resta una delle favorite, anche se dovrà rinunciare per infortunio a giocatori fondamentali come Mike Maignan, Paul Pogba, N'golo Kante e Cristopher Nkunku.

Tolti gli infortunati, emerge comunque l'eccezionale qualità dei singoli in ogni reparto (con qualche lacuna a centrocampo rispetto al Brasile). Australia, Danimarca e Tunisia sono avvisate. Riusciranno a fermare i Campioni in carica ai gironi ancora una volta?