Cosa c'è dietro alla minaccia dei tifosi del PSG nei confronti di Vlahovic?

I giorni movimentati che ci sta regalando la sessione estiva di mercato, con colpi di scena come quello legato a Lukaku e alla rottura con l'Inter, trovano un ulteriore motivo d'interesse nel modo in cui le varie piazze - in modo più o meno netto e diffuso - reagiscono al possibile acquisto di un dato giocatore, anche a priori (e anche al netto delle sue qualità tecniche).
If you were Dusan Vlahovic, would you still sign for PSG? 😓 pic.twitter.com/fRrCdbsa1e
— 90min (@90min_Football) July 17, 2023
Accanto al caso Lukaku, quello che fa più discutere, emerge una reazione certo aggressiva e perentoria di parte della tifoseria del Paris Saint-Germain al possibile acquisto di Dusan Vlahovic dalla Juventus. Una voce di mercato che ancora deve concretizzarsi ma che trova, dunque, una prima risposta tutt'altro che lusinghiera verso l'attaccante serbo, collegandosi a un discorso che non si lega al campo e a quanto fatto dal classe 2000 fin qui in carriera.
Come nasce la minaccia nei confronti di Vlahovic?
Uno striscione apposto fuori dal Parco dei Principi recita: "Vlahovic a Parigi ti tagliamo tre dita", una vera e propria minaccia che trova sponda in tematiche geopolitiche più che calcistiche. Ci si riferisce in particolare all'esultanza di Vlahovic in occasione dell'approdo della sua Serbia ai Mondiali del 2022 e alla maglia indossata: la t-shirt si lega potenzialmente al movimento nazionalista serbo e il gesto delle tre dita (rappresentazione di Dio, Patria e famiglia) viene abbondantemente utilizzato proprio in chiave propagandistica.
👀 Este mensaje hace referencia a los tres dedos que enseñó Vlahovic jugando con Serbia y que harían referencia a la supremacía Serbia sobre Kosovo y también podría significar un saludo que hace una guerrilla serbia de unificación pic.twitter.com/vJW1vRrcdD
— MARCA (@marca) July 17, 2023
La t-shirt riporta una mappa della Serbia che include il Kosovo entro i propri confini, così come lo slogan "Rallegrati popolo serbo" è simbolicamente associato anche al mancato riconoscimento dell'indipendenza di città in Montenegro e in Kosovo.
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Si tratta qui di fare un processo alle intenzioni nei confronti del calciatore e della sua esultanza: una data frangia dei tifosi del PSG esclude dunque che fosse un mero segno di vittoria e lo associa a qualcosa di più profondo e di, apparentemente, indigesto ai potenziali nuovi tifosi dell'attaccante per ragioni di principio e ben lontane dalle cose di campo.