Cosa chiede Dybala e cosa rischia la Juventus: le ultime sulla manovra stipendi

Paulo Dybala
Paulo Dybala / Jonathan Moscrop/GettyImages
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False comunicazioni sociali all’ostacolo alla vigilanza, dall’aggiotaggio alle false fatturazioni: queste le accuse alle quali i 12 rinviati a giudizio della Juventus dovranno rispondere lunedì 27 marzo di fronte al GUP Marco Picco all'interno delle indagini sui conti del club dal 2018/19 al 2020/21.

Come riferisce l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, nella giornata di ieri i pm torinesi dell’inchiesta Prisma hanno depositato un altro faldone di documenti, tra cui spicca la deposizione di Luca Ferrari, avvocato di Paulo Dybala, il quale ha rivelato ai magistrati che al suo assistito spettano ancora più di 3 milioni di euro legati alla seconda manovra stipendi della Juve e una cifra per responsabilità precontrattuale del mancato rinnovo.

Cosa rischia ora la Juventus? Come specifica giustamente calciomercato.com, gli articoli di riferimento del codice di giustizia sportiva sono due: l'art.4 che impone ai tesserati e alle società "l'osservanza dei principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva"; e l'articolo 31, che disciplina le violazioni in materia gestionale ed economica. In caso di mancato rispetto dell'art.4 è prevista una sanzione di 1 o più punti di penalizzazione. Mentre la violazione dell'art.31 può essere punita anche con la retrocessione all'ultimo posto in classifica, ma solo nel caso in cui la società "mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenti di ottenere od ottenga l'iscrizione a una competizione".

Sul calendario dei bianconeri è segnata un'altra data, il 19 aprile, giorno in cui il Collegio di garanzia dello sport del Coni si esprimerà sul ricorso della Vecchia Signora contro la sentenza di penalizzazione emessa dalla Corte d’appello federale. La Juventus spera di riottenere i 15 punti, ma sullo sfondo rimane l'UEFA aspetta di conoscere l'esito dei processi in Italia prima di agire.