Cosa dovrebbe fare l'Inter con Valentín Carboni?
L'Argentina ha iniziato ieri notte il suo percorso nella Copa America 2024. Una competizione che gioca da Campione del Continente e del Mondo in carica con l'obiettivo di completare il ciclo perfetto e assicurarsi la terza vittoria consecutiva in altrettanti anni. Ha segnato Julian Alvarez dopo il tocco di Mac Allister su una palla illuminante del solito Lionel Messi, ha raddoppiato Lautaro Martinez ancora su assist della Pulga.
Nessuna novità, nomi già noti dalla spedizione in Qatar che ha regalato il terzo Mondiale della storia albiceleste. Qualcuno di nuovo però si è potuto rintracciare in panchina, anche se non utilizzato nell'esordio di Scaloni. Tra questi figura Valentín Carboni, che non è solo il più giovane tra gli argentini presenti negli Stati Uniti, ma anche il calciatore che vanta meno apparizioni tra i 26 della Scaloneta. Solo 2 presenze in Nazionale per il trequartista mancino, meno del portiere di riserva Rulli (4), del classe 2004 del Manchester United Garnacho (5) e ancora del centrale viola Lucas Martinez Quarta (14).
La prima chiamata per il fantasista di proprietà dell'Inter è arrivata a marzo scorso ed è coincisa con l'esordio assoluto in Nazionale, 8 minuti nell'amichevole del 27 marzo scorso a 19 anni da poco compiuti. Nato nel 2005 e figlio di Ezequiel Carboni (che ha giocato tre anni nel Catania), Valentín è sbarcato nelle giovanili catanesi nel 2019 dal Lanús, prima di approdare in quelle nerazzurre l'anno successivo. Ha vestito la maglia dell'Italia con l'U17 tra il 2021 e il 2022, e ha poi scelto l'albiceleste partecipando al Mondiale Sub20 2023 con la selezione di Javier Mascherano.
Il futuro di Valentín Carboni
En el aire, direbbero con qualche titolone i media spagnoli riguardo il suo futuro. E il motivo sembra essere connesso alle luci dei riflettori che illuminano il presente del talento 2005. A Monza ha concluso una stagione positiva, da 2 gol e 4 assist, facendo triplicare il suo valore di mercato (transfermarkt) da 5 a 15 milioni di euro nel giro di un anno. La sensazione è che si tratti di un giovane con delle qualità evidenti, per il quale Lionel Scaloni ha scelto di rinunciare a Paulo Dybala infiammando la discussione sulla lista dei 26 per un paio di giorni.
Al termine del torneo, forse con una settimana di riposo in più degli altri, tornerà ad allenarsi con i suoi compagni all'Inter, a cui lo lega un contratto fino al 2028 e una tradizione argentina da proseguire. Con la prima squadra è stato spessissimo in panchina nella stagione 2022-23 ed è apparso sul campo per pochi minuti nei finali di 6 partite differenti. In qualche occasione ha preso il posto di un centrocampista, in altre di una delle due punte schierate da Inzaghi.
Per un trequartista qualitativo come lui, le opzioni tattiche per la permanenza all'Inter sono sostanzialmente due: diventare una seconda punta per alternarsi con Thuram, Lautaro e Arnautovic, o arretrare sulla linea delle mezz'ali per giocarsi un posto con Barella, Frattesi e Mkhitaryan. La concorrenza non è un punto a favore per convincere un giovane emergente a restare, ma dimostra le potenzialità dello stesso. Poter reggere, a soli 19 anni, il livello di coloro che hanno dominato la Serie A 2023-24, non è un qualcosa che appartiene a chiunque.
Citate le due opzioni tattiche restano quelle riguardanti il suo futuro che, come per la maggior parte dei giovani calciatori, si articolano in tre soluzioni diverse. L'opzione di restare e provare a ritagliarsi spazio in un'Inter che ha molta qualità, ma alla quale manca un mancino tra centrocampo e attacco (escludendo l'uomo di fascia Dimarco). Quella di partire e separarsi dall'Inter per un'altra stagione con una formula di prestito da definire. Dopo l'ottima annata a Monza non mancherebbero le pretedenti e la sensazione è che un altro prestito avrebbe senso soltanto in una squadra di livello più alto. Infine quella della cessione. Una formula che l'Inter aveva utilizzato ancora prima con il giovane e promettente Cesare Casadei, che però non aveva sul curriculum una stagione completa di Serie A e una Copa America disputata. Si tratterebbe di una plusvalenza importante considerando che Valentín Carboni non è solo un prodotto delle giovanili, ma anche un 2005 con un contratto lungo che ha già gli occhi di molte squadre addosso.