La Sentenza Bosman: la rivoluzione del calciomercato in Europa
Di Marco Deiana
Se oggi sentiamo parlare di trasferimenti a parametro zero lo dobbiamo alla Sentenza Bosman, un provvedimento - come cita Wikipedia - adottato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea nel 1995. Una sentenza storica per il calcio. Un cambiamento radicale per il calciomercato. Infatti con questa disposizione, a partire dalla fine del 1995, è stato regolamentata la compravendita dei giocatori nelle federazioni europee.
Cosa è la Sentenza Bosman e cosa comportò?
Andiamo dritti al punto. Con la sentenza del 15 dicembre 1995 il calcio è cambiato radicalmente. E non parliamo dal punto di vista prettamente sportivo, ma mi riferisco alla gestione delle società. Con questo provvedimento vennero tolti una serie di divieti per quanto riguarda la compravendita dei calciatori.
Gli atleti da quel momento in poi si ritrovarono liberi di firmare con qualsiasi club alla naturale scadenza del contratto. Fino a 1995, invece, gli stessi calciatori - nonostante i contratti scaduti - erano legati al loro ultimo club di appartenenza che poteva richiedere anche una contropartite economica per "cedere" il giocatore.
Inoltre con la Sentenza Bosman venne eliminato il divieto dei tetti al numero di stranieri nei club, ritenuto discriminatorio verso calciatori dellUnione Europea. Le limitazioni rimasero solamente sui giocatori extracomunitari, intesi come quei calciatori non appartenenti alla UE. In Italia, secondo uno studio FIFA, si passo dal 14% di stranieri nel '90 al 41% del 2009, con conseguenze importanti sui settori giovanili dei club italiani che si ritrovarono meno investimenti da parte delle società per finanziare l'arrivo di calciatori stranieri.
La nascita della rivoluzione: la battaglia di Bosman
Il nome della sentenza è legato al calciatore che ha avuto la forza e il coraggio di andare contro le istituzioni e ottenere lo svincolo da parte di un club. Parliamo di Jean-Marc Bosman, calciatore di nazionalità belga che nel 1995 si trovava in forza al RFC Liegi. Di fatto però il suo contratto era scaduto dal 1990. Nonostante ciò, e con una proposta dai francesi del Dunkerque, il belga non riuscì a liberarsi dal RFC Liegi.
La trattativa tra RFC Liegi e Durkerque non andò a buon fine per una questione economica e nel mentre Jean-Marc Bosman venne messo fuori rosa. Così, senza ormai nulla da perdere, il calciatore belga decise di rivolgersi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Il 15 dicembre 1995 arrivò la storica sentenza, con l'approvazione della nuova legge. Da quel momento in poi, qualsiasi calciatore dell'Unione Europea venne ritenuto libero da qualsiasi vincolo alla cessazione del contratto in essere con il club, con la possibilità di firmare un precontratto con una nuova società sei mesi prima della naturale scadenza dell'accordo.
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