Cosa filtra dalle prime indagini sulle presunte scommesse di Florenzi?

Alessandro Florenzi
Alessandro Florenzi / Ivan Romano/GettyImages
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Nella giornata di ieri Alessandro Florenzi è stato interrogato dalla Procura di Torino in merito alle presunte scommesse illegali che lo vedrebbero protagonista. Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la conversazione tra il terzino del Milan e Manuela Pedrotta, ossia il Pubblico Ministero che coordina l'intera inchiesta, è stato piuttosto breve ma è servito al giocatore per stabilire la propria posizione.

Florenzi ha sì ammesso di aver scommesso su piattaforme online non riconosciute dallo Stato, ma di non aver mai puntato sul calcio né tanto meno sulle partite dei rossoneri. All'uscita dal Palazzo di Giustizia, i suoi legali hanno dichiarato di aver ribadito: "L’assoluta estraneità a qualsiasi tipo di scommessa sul calcio, né del resto è emerso alcun indizio o contestazione in tal senso. Ha riconosciuto di aver giocato su piattaforme illegali e ha fornito tutti i chiarimenti richiesti al pm per definire la propria posizione al più presto".

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Adesso la sua deposizione dovrà essere dimostrata, ma se le scommesse sono effettivamente arrivate solo su poker e black jack, la Giustizia penale può punire Florenzi solo con una multa perché esse sono arrivate su piattaforme illegali. Sempre secondo la rosea, quanto dichiarato sembra essere al momento attendibile e fino ad ora sui suoi dispositivi non sono emerse tracce di puntate sul calcio.

Qualora non avesse violato l’articolo 4 della Legge 401 del 1989, Florenzi non solo non verrebbe punito con una squalifica dalla Giustizia sportiva, ma non verrebbe nemmeno convocato dalla Procura della FIGC per un ulteriore interrogatorio.

Il Milan intanto resta sereno e fiducioso. Prima di recarsi a Torino per parlare con i pm, Florenzi si è regolarmente allenato a Milanello per preparare al meglio la sfida contro la Fiorentina di sabato prossimo.