Cosa non ha funzionato nell'Europeo dell'Italia?

Confusione tattica e poca "gamba".
Switzerland v Italy: Round of 16 - UEFA EURO 2024
Switzerland v Italy: Round of 16 - UEFA EURO 2024 / Dan Mullan/GettyImages
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Euro 2024 va avanti, ma senza l'Italia. E non accadeva dal 2004, 20 anni esatti, come ricordato da Opta, che gli Azzurri si fermassero prima dei Quarti di Finale. Una situazione abbastanza comune invece, guardando ai risultati della squadra vincitrice nell'ultima decade.

La Spagna Campione d'Europa nel 2012 è uscita agli Ottavi di Finale quattro anni più tardi (proprio contro l'Italia), mentre il Portogallo, Campione nel 2016, si è fermato sempre agli Ottavi di Euro 2020 (contro il Belgio). Una sorte che ha toccato ufficialmente anche l'Italia, abbattuta da quella Svizzera che sta diventando odiosa se ci focalizziamo solo sul calcio per Nazionali.

Confusione tattica

Non siamo integralisti del sistema, di un'idea di gioco da perseguire a tutti i costi mettendo in secondo piano le caratteristiche dei calciatori a disposizione. Anche perché esserlo, in un contesto in cui i tecnici migliori del mondo comunicano nelle interviste di adattare le proprie idee in base agli uomini a disposizione, porterebbe a un'analisi lontana dalla realtà.

Molte squadre di altissimo livello sono abituate a giocare con diversi sistemi di gioco, pur preferendone uno. Abbiamo visto le due opzioni del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso proprio in questa stagione e quelle del solito Manchester City di Pep Guardiola. Dominare non è un qualcosa che dipende esclusivamente dal sistema, ma tanti altri fattori che sarebbe dispersivo elencare tutti.

All'eccezionalità di cui sopra, l'alternativa però non può essere la confusione, emersa in maniera molto brusca nelle due settimane trascorse dall'Italia in Germania. Gli azzurri hanno esordito (male) con un 4-2-3-1 convincente contro l'Albania. Una linea difensiva attesa (con la novità Calafiori) e una trequarti formata principalmente da centrocampisti offensivi adattati a giostrarsi tra zona centrale ed esterna. Un'idea che ha premiato contro una Nazionale qualitativamente inferiore, prima di infrangersi dolorosamente nella successiva sfida con la Spagna.

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FBL-EURO-2024-MATCH16-ESP-ITA / INA FASSBENDER/GettyImages

Spalletti ha riproposto lo stesso sistema per poi cambiare a fine primo tempo con un'ipotesi più conservativa. Un cambio in corsa che, come prevedibile dal filone narrativo della gara, non è servito a placare le furie rosse. Con la Croazia una preparazione imperniata dai discorsi da dentro/fuori che, a posteriori, si erano rivelati esatti. L'Italia aveva bisogno di un punto e l'ha ricercato attraverso un 3-5-2 con molti interpreti nuovi. Un sistema che ha nascosto qualche difficoltà contro una Nazionale forte, ma al contempo in crisi d'identità. Il pareggio salvifico che ha allungato di qualche giorno l'avventura tedesca l'ha firmato Zaccagni, in una situazione tattica stravolta da un finale all'arrembaggio, in un sistema cambiato ancora una volta per agguantare quel punto decisivo.

Poi l'ultima, fresca (non per le temperature), uscita di ieri sera. Senza troppa positività alla vigilia, l'Italia ha affrontato la Svizzera con il terzo modulo in due settimane. Un 4-3-3 con un terzino a piede invertito sulla corsia mancina, con Cristante, Fagioli, Mancini ed El Shaarawy nell'undici senza mai essere partiti titolari prima. Ne è emersa una partita bruttissima da parte degli azzurri, con un dominio costante nel possesso e nella pressione che ha premiato gli elvetici come Nazionale di livello superiore, nonostante gli interpreti, presi individualmente, non lo siano affatto.

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TOPSHOT-FBL-EURO-2024-MATCH38-SUI-ITA / JOHN MACDOUGALL/GettyImages

Poca "gamba"

Poca "gamba", che poi incide su freschezza e lucidità. "La Nazionale in futuro deve provare a fare delle scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba" e ancora "La mancanza di velocità è una questione di caratteristiche, la differenza la fa poi la freschezza quando la riconquisti. Se non riesci a ripulire la palla entro due o tre passaggi diventa dura, perché poi li hai tutti intorno".

Nell'analisi della partita, che si è inevitabilmente tradotta in un'analisi dell'intera esperienza azzurra in Germania, il CT ha posto ancora alla base del discorso quella mancanza di "gamba" che precederebbe tutte le altre discussioni.

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FBL-EURO-2024-MATCH38-SUI-ITA / FABRICE COFFRINI/GettyImages

"Eravamo sotto livello come ritmo - ha affermato Spalletti a Sky -, sia a livello di squadra che in qualche individualità. E se il ritmo è questo diventa anche difficile parlare di qualsiasi altra cosa, compreso il modulo. Dopo la partita precedente mi ero rimproverato di non aver cambiato e di non aver fatto recuperare qualcuno, stasera invece ho cambiato ma la risposta è stata la stessa".

Le modifiche non hanno funzionato, e la questione della poca freschezza non è risultata modificabile nel giro di ben tre partite. La perplessità però riguarda il fatto che la maggior parte dei calciatori, almeno delle Nazionali affrontate dall'Italia, ha vissuto stagioni lunghe e faticose proprio come quelle degli azzurri. L'unica attenuante resta il tempo (poco) a disposizione del CT per imporre i propri dettami. Una decina di partite, in generale meno di un anno con obiettivi da centrare nel breve, non sono un tempo sufficiente per farlo, soprattutto se confrontato alla preparazione almeno biennale delle altre selezioni. A Euro 2024 l'Italia è crollata sotto colpi duri, ma comunque, guardando al recente passo, sicuramente digeribili. Negli ultimi tempo l''asticella dell'esaltazione e della delusione è impazzita al colore azzurro, ed è forse giunto il momento di normalizzarla.