Cosa potrebbe dare Michael Folorunsho alla Lazio di Marco Baroni?

Michael Folorunsho
Michael Folorunsho / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Le prime due giornate di campionato hanno mandato segnali ambivalenti sulla Lazio. Non tanto per i risultati - da una parte un 3-1 rifilato al Venezia all'Olimpico, dall'altra una sconfitta per 2-1 con l'Udinese - quanto per la sfera emotiva: se con i lagunari i giocatori sono riusciti a rispondere allo svantaggio, contro i friulani c'è stato addirittura bisogno di subire il raddoppio per ottenere una forma, seppur disperata, di reazione d'orgoglio.

La continuità, sia di rendimento sia di atteggiamento, potrebbe essere solo una questione di tempo; d'altronde, stiamo parlando di una rosa rivoluzionata negli uomini e nei principi di gioco. Per velocizzare l'operazione potrebbe accorrere in soccorso il mercato, dove Lotito sta cercando di convincere De Laurentiis a lasciar partire Michael Folorunsho.

La trattativa presenta ancora diverse incognite, legate principalmente alla formula del trasferimento: la Lazio spinge per un prestito con diritto di riscatto, il Napoli vuole invece un obbligo per avere più garanzie, anche se nelle ultime ore si sta parlando di uno scambio che vedrebbe coinvolto anche Casale. Mettendo per un attimo da parte le voci di mercato, cosa potrebbe dare Folorunsho alla Lazio?

Duttilità e fantasia a centrocampo

Quando Marco Baroni ha ereditato la panchina biancoceleste dopo il burrascoso addio di Tudor, la Lazio ha automaticamente rinunciato al ritorno al passato della difesa a tre inaugurato proprio con il tecnico croato, per riprendere la via della linea a quattro intrapresa da Sarri, seppur scegliendo stavolta una filosofia di gioco differente, meno speculativa e più pragmatica.

Nelle prime due apparizioni ufficiali, Baroni ha schierato la Lazio con un 4-3-3. Qualora l'affare andasse in porto, Folorunsho verrebbe impiegato come mezz'ala, al posto di uno tra Guendouzi e Dele-Bashiru. In quella porzione di campo l'ex Verona potrebbe sia mettere a disposizione tutta la sua abilità in fase di palleggio, sia avere modo di avanzare facendosi trovare al limite dell'area avversaria.

In passato però Baroni ha anche utilizzato il 4-2-3-1, modulo in cui Folorunsho potrebbe agire sia da mediano davanti alla difesa, magari in coppia con un giocatore più di sostanza come Vecino; oppure da trequartista per conferire maggior imprevedibilità alla manovra offensiva e per sfruttarne le capacità balistiche dalla distanza.

Uomo spogliatoio

A prescindere dall'aspetto tattico, l'accostamento di Folorunsho alla Lazio è intrigante soprattutto per una questione "emotiva". Con l'addio di Milinkovic-Savic dell'anno scorso e quelli di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson di quest'estate, i biancocelesti sono chiamati a ricostruire uno spogliatoio, ancor prima di una squadra, e l'arrivo - anche se sarebbe meglio dire il ritorno - di un giocatore cresciuto nel settore giovanile, costretto a fare tanta gavetta per trovare spazio e poi tornato per dimostrare di poter fare la differenza anche nel club per cui ha sempre fatto, il tifo sarebbe fondamentale per una Lazio che vuole smettere di mandare segnali ambigui e che vuole essere protagonista di questo campionato.


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