Cosa può portare Milan e Inter a valutare il restyling del Meazza?
In queste ore a Palazzo Marino sta andando in scena il meeting tra il Giuseppe Sala e i rappresentanti di Milan e Inter. Nel corso dell'incontro, il sindaco di Milano proverà - forse una volta per tutte - a convincere i due club a valutare la permanenza a San Siro e di accantonare l'idea di costruire dei nuovi impianti di proprietà nell'hinterland.
Sala lo farà sottoponendo a rossoneri e nerazzurri il progetto di ristrutturazione del Meazza realizzato dall'architetto Giulio Fenyves dello studio Arco Associati. Milan e Inter preferirebbero ancora realizzare i propri stadi rispettivamente a San Donato e Rozzano, ma secondo calciomercato.com potrebbero seriamente prendere in considerazione la proposta del Comune di Milano in quanto restaurare San Siro, alle esigenze del presente, sarebbe molto più economico che costruire un impianto ex-novo. Un altro fattore determinante può essere costituito dalla possibilità di continuare a giocare al Meazza anche durante i lavori, senza dover quindi trovare una casa temporanea.
Ripensamenti in vista? A quanto pare no, visto che le parole di Paolo Scaroni e Alessandro Antonello, rispettivamente presidente del Milan e AD corporate dell'Inter, non lasciano spazio a interpretazioni: "Sensazioni? Io personalmente ho sempre pensato che è praticamente impossibile", ha detto Scaroni. "Non sono un ingegnere, se viene da me un costruttore di qualità, con una buona reputazione, che mi dà una fideiussione a prima chiamata che se non posso giocare una partita mi paga l’incasso anche se lo stadio è chiuso, allora lo prendo in considerazione. Non ho nulla contro San Siro, ci vado da quando sono ragazzino figuratevi se ho qualcosa contro all’andare lì. Il problema è come faccio a ristrutturarlo e giocare allo stesso tempo".
Le parole di Antonello: "C'è disorientamento da parte nostra in quanto in questi anni il percorso è stato molto lineare e concreto. L'idea era quella di avere uno stadio congiunto col Milan a San Siro, poi le vicissitudini hanno cambiato gli scenari e le strade si sono divise. La priorità per noi in questo momento è continuare a lavorare al progetto di Rozzano che è una possibilità concreta e stiamo lavorando con i nostri advisor per arrivare ad una conclusione di questo assessment con il periodo di esclusiva che si concluderà a fine aprile. Affronteremo questo meeting con il sindaco ascoltando e cercando di capire le opzioni sul tavolo. Oggi c'è questa opportunità messa sul tavolo dall'amministrazione e chiaramente vogliamo valutarla".