CR7 e Messi, la discesa dall'Olimpo: siamo arrivati alla fine?
"Cristiano Ronaldo sta spaccando lo spogliatoio dello United" - Bild.
" A Parigi non c’è quel Messi, quello che ha lasciato il Barcellona" - Mundo Deportivo.
Questi sono solo due dei tanti titoli di giornale che nelle ultime ore hanno aspramente criticato Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, due fenomeni assoluti che con le nuove maglie non stanno disputando una stagione all'altezza della loro fama.
Leggendo i vari articoli, trapela qualcosa di implicito, un messaggio nascosto che vogliono farti intendere senza dirlo ad alta voce, perché ammetterlo sarebbe un peccato capitale: CR7 e la Pulce sono giocatori bolliti, sul viale del tramonto.
L'estate scorsa, i giocatori più forti del pianeta (e probabilmente della storia) hanno animato il calciomercato, cambiando casacca a pochi giorni l'uno dall'altro. Il primo è stato Messi che ha detto addio al Barcellona dopo quasi 20 anni di militanza blaugrana per accasarsi al Paris Saint-Germain che stava imbastendo una rosa da sogno; poi è toccato al portoghese che ha salutato i compagni della Juventus e da un momento all'altro ha fatto ritorno al Manchester United, la squadra che l'ha reso grande.
Entrambi accolti come re, entrambi accusati di non star rispettando le attese. Ma il loro - oggettivo - calo di rendimento è il preludio della fine della loro stupenda carriera?
Messi e il PSG: un matrimonio forzato
Partiamo da un presupposto: Leo Messi al PSG non voleva andarci. È evidente. Si era già capito nella sua sofferta conferenza stampa di addio al Barça. La Pulce si è ritrovata ad affrontare un paese nuovo, una squadra nuova, con compagni che prediligono un altro sistema di gioco.
Per uno nato e cresciuto nella cantera blaugrana non è facile cambiare registro. Va poi considerato che Messi era l'unica stella del Barcellona, mentre adesso deve fare i conti con Kylian Mbappé, il quale prova sì un rispetto reverenziale nei confronti dell'argentino, ma che non può di certo impedire al proprio talento di venir fuori.
Per intenderci: se Messi non fosse stato un giocatore del Paris, il rigore contro il Real Madrid l'avrebbe tirato Mbappé e l'esito della partita sarebbe stato diverso. Ora come ora, sotto la Torre Eiffel convivono due star, ma l'una limita l'altra.
Cristiano Ronaldo: un re senza corona
Al contrario del suo eterno rivale, Cristiano Ronaldo aveva davvero voglia di cambiare aria. A suo avviso, la Juventus non era più alla sua altezza e la destinazione migliore era il Manchester United che lo avrebbe messo al centro del progetto.
Il sogno dei Red Devils era che CR7 trasmettesse la sua abnegazione e la sua mentalità vincente ai più giovani. Inizialmente ha funzionato; tant'è che nel centro sportivo nessuno ha più mangiato il dolce a pranzo. Ma in campo il portoghese non si è mai comportato da leader e a ogni passaggio sbagliato dai compagni ha sfoggiato paternali di una drammaticità unica.
La voglia di vincere di Ronaldo sarebbe così forte da arrivare a criticare fortemente i compagni, stanchi di avere a che fare con un perfezionista come lui. A smentire le notizie che parlano di uno spogliatoio diviso è intervenuto Marcus Rashford, ma è ormai evidente che Cristiano non si senta più appoggiato dal resto della squadra.
CR7 e Messi: fine di un'era?
Abbiamo dunque constatato che Cristiano Ronaldo e Leo Messi non stanno attraversando un buon periodo, ma è abbastanza per ritenere che la loro strada calcistica sia quasi giunta al termine, che debbano farsi da parte e lasciare spazio ai vari Mbappé, Haaland, Vinicius e compagnia bella?
A prescindere dai problemi di ambientamento e di relazione con i compagni, i due stanno arrancando anche in campo, dove faticano a trovare la via della rete che per anni hanno trascorso senza problemi.
Magari parlare di calciatori bolliti è ancora prematuro, ma questo loro calo ci fa capire che dobbiamo iniziare a ipotizzare un calcio senza Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.
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