Cristiano Giuntoli sul mercato della Juventus, sulla NextGen e le aspettative
Poco prima del big match di ieri sera tra Juventus e Roma, il direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli - prima ai microfoni di DAZN e poi su SKY - ha parlato del mercato fatto dal club juventino, sull'importanza della seconda squadra (Juventus Next Gen), del rapporto con Thiago Motta, degli ultimi esuberi rimasti in squadra e anche delle aspettative stagionali.
"Sul mercato abbiamo fatto tante cose, abbiamo investito e abbiamo venduto tanto. Abbiamo iniziato da quest'anno un nuovo progetto e poi il campo dirà se abbiamo fatto bene o meno bene. Ho capito che Koopmeiners poteva essere la ciliegina sulla torta quando l'Atalanta mi ha aperto le porte: noi avevamo ben chiari certi obiettivi e li abbiamo perseguiti con tanta forza. Poi alla fine la perseveranza ci ha premiato".
"Con la Next Gen è stato fatto un grande lavoro e sono stati investiti tantissimi soli. Quest'anno era il momento di rientrare e ci è servito anche per abbassare i costi perché comunque tanti ragazzi che poi si affacciano in prima squadra non hanno questi salari così alti e ci consentono di tenere i costi bassi, per poi investire su calciatori più pronti. Dobbiamo sempre trovare il mix tra giovani con tanta voglia e tanta determinazione e qualcuno un po' meno giovane per dare consistenza alla Juventus".
"Penso sia normale avere un grande rapporto tra il direttore e l'allenatore ma diciamo che c'è grande sinergia in tutto il club: da Maurizio Scanavino, il sottoscritto e tutti i dirigenti del settore giovanile, il mio vice Giuseppe Pompilio. Siamo un grandissimo gruppo e vogliamo continiare a lavorare divertendoci, stando insieme e pensando sempre al bene del club".
"Ci sono ancora dei mercato aperti. Su Djalò, Arthur e Kostic stiamo cercando delle soluzioni. Vediamo... Dentro di noi le aspettative ci devono essere sempre, poi c'è la realtà che molte volte è diversa, sappiamo che sarà un'annata difficile, piena di impegni, ci saranno alti e bassi e dobbiamo tenere sempre l'equilibrio".