La Premier si ribella a CR7: il fuoriclasse non è più un esempio?
La stampa inglese non le manda di certo a dire e stavolta la vittima è Cristiano Ronaldo, colpevole di alcuni atteggiamenti che non sono proprio piaciuti al pubblico britannico. Nell'edizione odierna, il The Sun, definisce l'asso portoghese un "ipocrita", descrivendolo come uno che pensa solo a se stesso, mettendo il proprio bene davanti a quello della squadra.
Ma andiamo con ordine. L'estate scorsa CR7 ha lasciato la Juventus per far ritorno al Manchester United, la squadra che l'aveva consacrato come campione assoluto. La tifoseria dei Red Devils era entusiasta di riabbracciare il "figliol prodigo", certa che Ronaldo avrebbe trascinato la squadra verso un'era ricca di successi.
Le cose però sono andate diversamente. Cristiano ha battezzato il suo esordio con una doppietta, ma finora i suoi numeri sono stati deludenti. Certo, 14 gol in 22 partite non sono pochi, ma da uno come lui ci si aspettava di più. Il problema non riguarda infatti soltanto l'aspetto realizzativo: la dirigenza dello United sperava che Ronaldo, dall'alto della sua esperienza, avrebbe trasmesso la propria mentalità vincente ai più giovani; invece, CR7 non fa altro che bacchettarli, lasciandosi andare a scenate isteriche ogni volta che sbagliano un passaggio.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata però la sostituzione nel match contro il Brentford. A 20' dalla fine, a vittoria ormai acquisita, il manager Ralf Rangnick l'ha richiamato per permettergli di rifiatare e in tutta risposta Ronaldo non ha fatto che mugugnare e borbottare in panchina per tutto il tempo.
Quest'episodio non è stato affatto gradito agli occhi degli addetti ai lavori e il tabloid britannico nel rivangare un altro precedente, contesta il comportamento altezzoso del portoghese: "Era già successo il mese scorso a Newcastle. Prima si lamenta del fatto che i giovani non seguano i suoi consigli e pretende di essere ammirato, poi guarda tutti dall’alto verso il basso, dando il peggiore degli esempi. Le sue reazioni isteriche a ogni passaggio sbagliato rendono l’idea che gli importi solo di sé stesso, non della squadra. Lo ha dimostrato anche nelle ultime dichiarazioni, in cui ha lasciato intendere di voler lasciare lo United qualora la squadra non centri la qualificazione in Champions".
Ma quello di Cristiano Ronaldo è davvero un atteggiamento egoista o rientra a pieno nella vasta gamma dei comportamenti tipici del campione che vuole vincere a tutti i costi? Che al portoghese mancasse umiltà era cosa nota. Pertanto, era difficile immaginarsi un CR7 che facesse da maestrina ai compagni più giovani, insegnando loro i trucchi del mestiere.
L'educazione in questo caso dovrebbe avvenire però in maniera indiretta. Durante l'allenamento, difficilmente Ronaldo si metterà a spiegare a Greenwood come calciare da fuori area; il giovane attaccante inglese deve invece rubare con gli occhi, provare a ripetere i suoi movimenti. Stesso discorso per la mentalità: le sceneggiate del portoghese devono servire da lezione per i ragazzini che non devono mai accontentarsi di un risultato già acquisito, non basta aver vinto, bisogna volere sempre di più. È così che si impara da un fuoriclasse.
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