Berardi spreca, Jorginho sbaglia un rigore: l'Italia non va oltre lo 0-0 contro la Svizzera

Lorenzo Insigne in azione contro la Svizzera
Lorenzo Insigne in azione contro la Svizzera / FABRICE COFFRINI/Getty Images
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A Basilea finisce 0-0 tra Svizzera e Italia. La quinta giornata del Gruppo C delle qualificazioni a Qatar 2022 termina con un pareggio a reti bianche, un risultato che non fa felice Mancini e gli azzurri, che rimangono a quattro punti dagli svizzeri ma con questi ultimi che devono recuperare due partite rispetto all'Italia (quindi la Svizzera si trova virtualmente prima). Un risultato che sta stretto all'Italia, che fa la partita ma non riesce a segnare.

Un primo tempo dal ritmo forsennato. La Svizzera pressa alta a tutto campo, l'Italia fatica a palleggiare. Sono comunque gli azzurri ad avere le occasioni più importanti. Poco oltre il quarto d'ora di gioco Domenico Berardi sbaglia un clamoroso gol a tu per tu com Sommer. L'esterno offensivo del Sassuolo, lanciato a rete da Locatelli con una verticalizzazione millimetri, si fa ipnotizzare dal portiere svizzero. I ragazzi di Mancini faticano le palleggi - pressati ovunque dai padroni di casa - ma sfiorano altre due volte il vantaggio: Lorenzo Insigne prima manda a lato di poco un tiro a giro dalla sua mattonella, poi da pochi passi dalla porta, su un pallone alto, strozza la conclusione agevolando la parata dell'estremo difensore della Svizzera. Nel finale della prima frazione di gioco Akanji per poco non beffa Donnarumma e gli azzurri con un colpo di testa.

Nella ripresa l'Italia prova a fare sua la partita e in avvio recupera palla in zona offensiva e con Berardi conquista un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Jorginho che sbaglia, sprecando l'occasione per sbloccare l'incontro e portare in vantaggio gli azzurri. Sono sempre gli azzurri a fare la partita e il Mancio si gioca anche la doppia carta Zaniolo-Chiesa, al posto di Immobile e Berardi. La Svizzera si difende e prova a colpire in contropiede, mentre gli azzurri lentamente perdono le distanze e ne risente anche la qualità delle azioni offensive, legate più a spunti personali. Nel finale l'Italia crolla fisicamente e il match finisce a reti bianche.