Da Amrabat ad Arthur? L'idea di Italiano e cosa cambia per la Fiorentina
Dal regista all'interdittore, andata e ritorno: la Fiorentina potrebbe compiere un simile percorso, pensando al passaggio tanto discusso (ma alla fine riuscito) da Torreira ad Amrabat come vertice basso del centrocampo e al prossimo avvicendamento, ormai in dirittura d'arrivo, tra il marocchino e Arthur Melo.
Uno dei temi portanti delle ultime stagioni viola, delle due con Italiano alla guida, ha riguardato proprio l'ambiguità attorno all'uomo davanti alla difesa e alle aspettative irrisolte rispetto ad Amrabat: finché ci si aspettava un contributo da regista puro era logico che qualcosa non tornasse, che l'ex Verona non desse il meglio e non avesse i giusti tempi di gioco e la testa ideale per quel ruolo.
Col passare dei mesi (col Mondiale come apice assoluto) lo stesso Amrabat ha saputo invece diventare una figura cruciale per dare equilibrio, muscoli e sostanza alla mediana viola, in un reparto ricco di qualità che necessitava ovviamente del giusto contraltare di sacrificio e carica agonistica per diventare sostenibile.
L'ambiguità tattica è stata definitivamente risolta e Amrabat è divenuto un elemento ideale anche per il ruolo di interno nel 4-2-3-1, accanto a Mandragora, oltre che di vertice basso del terzetto nel 4-3-3. Un'evoluzione che, del resto, ha sancito anche l'esplosione di Amrabat come vero e proprio uomo mercato.
L'arrivo di Arthur in viola permetterà comunque di preservare la possibilità di alternare i due moduli, col brasiliano utilizzabile come interno accanto a Mandragora (ricordando gli anni al Gremio) o sia come regista che come mezzala nel 4-3-3 (soluzione più familiare negli anni al Barcellona): diventa evidente, soprattutto nella seconda ipotesi, come affiancare Arthur a due mezzali d'inserimento, come Bonaventura, Castrovilli, Barak o persino Sabiri, renderebbe prettamente qualitativa e dalla vocazione offensiva (probabilmente sbilanciata?) la mediana viola.
Sulla carta si tratta di una situazione favorevole a tutte le parti in gioco: da un lato una Juve che ormai non punta più sul giocatore e anzi lo ritiene fuori dal progetto, dall'altro canto la Fiorentina che cerca un centrocampista di livello e - ancor di più - lo stesso Arthur che può trovare nei viola un terreno fertile per ritrovare continuità in un contesto tattico a lui congeniale.
Le incognite però non mancano: da un lato sul fronte della tenuta fisica, aspetto principale e più ricco di insidie, d'altro canto anche pensando a quello che senza Amrabat i viola potranno perdere, vedendo venir meno quel ruolo di equilibratore e di interdittore che il marocchino ha mostrato di saper interpretare alla perfezione, all'interno di un contesto dichiaratamente votato all'attacco e tutt'altro che conservativo come quello viola.
Come giocherebbe la Fiorentina con Arthur?
4-3-3: Terracciano; Dodò, Milenkovic, Quarta, Biraghi; Bonaventura, Arthur, Castrovilli; Ikoné, Cabral, Gonzalez.
4-2-3-1: Terracciano; Dodò, Milenkovic, Quarta, Biraghi; Arthur, Mandragora; Ikoné, Bonaventura, Gonzalez, Cabral.