Da Asllani a Sensi: chi potrebbe sostituire Torreira nella Fiorentina?
Il tema più caldo in casa viola, fin dall'indomani del 2-0 sulla Juve che ha sancito l'approdo in Conference League della Fiorentina, è chiaramente quello legato al futuro di Lucas Torreira e al mancato riscatto (entro i termini previsti) del centrocampista uruguaiano da parte del club gigliato.
Una situazione imprevedibile a priori, il riscatto sembrava a tutti gli effetti scontato oltre che conveniente per tutte le parti in causa, una situazione tale da rendere necessario valutare i nomi dei possibili sostituti qualora Pradè non riuscisse nell'opera di ricucitura in atto negli ultimi giorni.
1. Kristjan Asllani
Asllani è l'uomo del momento, un giovane (classe 2002) che sembra però già pronto per l'approdo in una realtà ambiziosa, accostato con insistenza anche all'Inter nelle ultime settimane. Un giocatore che ha saputo mostrare in Serie A tutto il gran bene che se ne diceva a livello giovanile, palesando peraltro una personalità da big nelle vesti di regista.
Capace di abbinare qualità col pallone tra i piedi a puntualità ed efficacia in interdizione, senza alcun timore reverenziale verso avversari più esperti e affermati di lui. L'approdo in viola, dall'Empoli, potrebbe essere la giusta via di mezzo in attesa di un grande salto verso una big.
2. Nicolas Dominguez
A differenza di altri candidati presi in considerazione è chiaro che Dominguez possa dare un contributo di dinamismo e intensità più accostabile a quello dell'uruguaiano, senza almeno condurre a un chiaro passo indietro.
Difficile però immaginare il centrocampista del Bologna davanti alla difesa nel 4-3-3 di Italiano, pensando all'assetto tattico dell'undici targato Mihajlovic e il passato dello stesso Dominguez (anche in Argentina). Come nel caso di Schouten, poi, non sarebbe semplice andare a strappare il centrocampista ai rossoblù, considerata anche la concorrenza internazionale (persino l'Atletico Madrid lo segue).
3. Ederson
Una delle rivelazioni della seconda metà di stagione della Salernitana, culminata con la miracolosa salvezza, e una delle scommesse vinte da Sabatini in fase di mercato: il DS gli ha già prospettato un futuro già tracciato in una big.
Il contributo di Ederson nel gran finale di Nicola e dei suoi è stato determinante, un centrocampista in grado di dare sostanza, inserimenti e anche qualità, i cui margini di crescita fanno ingolosire anche le big. Un arrivo in viola al posto di Torreira, per giocare dunque davanti alla difesa, passerebbe necessariamente da un adattamento tattico al 4-3-3 di Italiano, ben distante dal 3-5-2 in cui così bene ha fatto a Salerno.
4. Rolando Mandragora
Sarebbe un sostituto naturale a livello di collocazione tattica, trovando nelle vesti del playmaker quelle ideali per esaltarsi. Un po' come Sensi, anzi ancor di più, ha dovuto ricalibrare le proprie ambizioni anche a causa dei problemi fisici che lo hanno frenato.
Firenze potrebbe rappresentare l'occasione d'oro per il definitivo rilancio di un ex "enfant prodige" del calcio italiano, dal punto di vista viola verrebbe chiaramente meno il dinamismo di Torreira ma arriverebbe un elemento in grado di dare geometrie, qualità nel possesso e visione di gioco. Il tutto, poi, considerando il vecchio pallino dell'italianità espresso da Commisso, solo parzialmente seguito fin qui.
5. Jerdy Schouten
Mihajlovic ha ribadito di ritenerlo un elemento imprescindibile per il prossimo anno e strapparlo al Bologna, dunque, non sarà semplice. Il profilo è intrigante, da immaginare davanti alla difesa, ma il centrocampo viola cambierebbe necessariamente forma e struttura con l'arrivo dell'olandese al posto di Torreira.
Parliamo di un giocatore disciplinato, in grado di dare equilibrio e intelligenza nella lettura del gioco: meno garra, come ovvio che sia, ma un modo diverso di rompere il gioco avversario. Un calciatore più compassato e lento, ovvio, ma sicuramente completo e fondamentale in entrambe le fasi.
6. Stefano Sensi
Solo un paio di stagioni fa sarebbe apparso un paradosso vedere Sensi come un mero piano B in ottica viola, sia considerando la voglia di trovare spazio con la maglia dell'Inter che la necessità di un "passo indietro" da parte del centrocampista per potersi rimettere in gioco.
Una situazione sdoganata già col prestito alla Samp e un rilancio che potrebbe completarsi a Firenze. Sia utilizzandolo come regista che come mezzala, tenendo Amrabat davanti alla difesa, potrebbe dare tecnica e visione di gioco alla metà campo gigliata. Ovviamente si perderebbe tanto a livello di intensità in fase di interdizione.
7. Adrien Tameze
Insieme ad Amrabat anche Tameze (arrivato al posto del marocchino) è riuscito, ancor prima dell'arrivo di Tudor, a lasciare il segno e a diventare una pedina fondamentale all'interno dell'undici gialloblù. Non sarebbe però un sostituto di Torreira in senso stretto, avendo fin qui dato il meglio come interno nel 3-4-2-1 dell'Hellas, un vero marchio di fabbrica.
Le caratteristiche sono diverse da quelle dell'uruguaiano, come nel caso di altri candidati sarebbe più verosimile immaginarlo come mezzala in un centrocampo completato da Amrabat e Bonaventura. Dinamismo e capacità d'inserimento, unite alle doti atletiche, sarebbero comunque funzionali ai piani viola.
8. La pista interna
Un rilancio per certi versi inatteso come quello di Amrabat, apparso a lungo come fuori dal progetto e persino sul piede di partenza, ha cambiato le carte in tavola. Italiano ha voluto puntare sul marocchino anche da titolare, in sfide importanti, e l'ex Verona ha ripagato al meglio la fiducia del tecnico.
Difficile, comunque, immaginare che la Fiorentina non intervenga sul mercato nonostante il rientro di Pulgar dal prestito al Galatasaray e nonostante la presenza (in Primavera) di elementi di sicuro avvenire come Bianco e Corradini.
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