Daichi Kamada racconta la sua esperienza alla Lazio e del trasferimento in Premier
Dopo una sola stagione nella Capitale, con la maglia della Lazio, Daichi Kamada ha deciso di interrompere l'esperienza in Serie A accettando la proposta arrivata dalla Premier League dal Crystal Palace. Un addio che ha fatto discutere. Il club biancoceleste la scorsa estate l'ha ingaggiato a costo zero sottoscrivendo un contratto annuale (con una commissione di 1,5 milioni di euro) con opzione di rinnovo triennale in mano al calciatore (con commissione da 2,5 milioni di euro). Dopo una stagione tra luci e ombre, l'entourage del calciatore ha proposto un rinnovo annuale, mantenendo però la commissione da 2,5 milioni di euro. Lotito non avrebbe accettato questa controproposta arrivando alla rottura totale con il calciatore e il suo entourage.
Dopo settimane di silenzio, il centrocampista giapponese ex Eintracht Francoforte ha deciso di dire la sua sull'esperienza alla Lazio e sul problema nato per il rinnovo del contratto. Lo ha fatto tramite il suo canale Youtube, appena inaugurato. L'intervista è stata riportata poi dal Corriere dello Sport.
"Con la Lazio non è iniziato bene. Non giocavo nella posizione giusta e abbiamo perso le prime due partite, dopo che nella stagione prima la squadra era arrivata seconda. Ho segnato a Napoli ma non è bastato. Le aspettative erano altissime e le cose non andavano bene, la gente rumoreggiava a ogni errore. Se le cose non andavano bene era per colpa mia, anche se giocavo al di sotto della media, ed è vero, venivo etichettato come mediocre. Le aspettative erano alte e la stagione non andava bene. I media ci massacravano. Con Tudor, ho ricominciato a giocare e ho fatto vedere cosa sapevo fare, la gente diceva che ero fantastico ma se sbagliavo venivo massacrato. Credo di essermi abituato all'Italia. I tifosi della Lazio quando perdono una partita è come se volessero morire. In Premier League questo non accade. Quando la Lazio vinceva era impressionante sentire il pubblico incitarci, forse per questo avrei dovuto giocare più avanzato".
"Al Crystal Palace prendo la stessa somma che prendevo alla Lazio. In Italia c'è un problema importante con le tasse, bisogna fare bene i calcoli. La Lazio paga bene i suoi calciatori e infatti rimangono a Roma per tanti anni. Non è tra le prime sei del campionato per caso".