Dal caso Dia al cambio allenatori: i motivi della retrocessione della Salernitana
Di Marco Deiana
Con la sconfitta esterna contro il Frosinone si chiude la stagione della Salernitana, retrocessa matematicamente in Serie B con quattro giornate d'anticipo rispetto alla fine del campionato. Una annata orribile per la squadra campana, nonostante gli investimenti e gli sforzi societari. Dopo il 17esimo e il 15esimo posto delle ultime due stagioni in Serie A, il patron Iervolino ha cercato di alzare l'asticella puntando ad una salvezza molto più serena, con sguardo futuro rivolto anche alla zona Europa. Ma il progetto non è mai decollato.
Il caso Dia a fine mercato estivo
Il 30 giugno 2023 la Salernitana riscatta il cartellino di Boulaye Dia, attaccante arrivato un anno prima in prestito dal Villarreal. Per l'acquisto dell'intero cartellino il patron Iervolino investe 12 milioni di euro, la cifra più alta pagata per un giocatore nella storia del club campano. Un grande attestato di stima e fiducia, che si sretola a fine estate quando il Wolverhampton avvia dei contatti con il giocatore e il suo entourage, portandolo alla rottura con la Salernitana. Il club inglese infatti dopo aver corteggiato il calciatore si presenta nelle ultime ore di mercato con un'offerta che l'allora direttore sportivo Morgan De Sanctis definì ridicola.
Il rapporto con Dia diventa sempre più insostenibile e lo stesso calciatore che nella stagione 2022-23 realizzò 16 gol in 33 partite (una media di quasi un gol ogni due partite), si trasforma in un attacco da appena 4 gol in 17 partite, con vari infortuni e frizioni con gli allenatori di turno durante la stagione, concludendo anzitempo la sua annata da fuori rosa a partire dal mese di marzo.
Una panchina per quattro allenatori
Le ambizioni della Salernitana di inizio stagione vengono confermate dalla scelta dell'allenatore: Paulo Sousa. Il mister portoghese prova a dare la sua impronta, anche internazionale, alla squadra ma i risultati faticano ad arrivare e la formazione campana si ritrova subito in piena zona retrocessione, portando all'esonero dell'ex tecnico di Fiorentina, Bordeaux e Flamengo (tra le tante) dopo otto giornate di campionato. E qui subentra l'azzardo della proprietà che si affida a Filippo Inzaghi, che dalla sua ha ottimi numeri da allenatore in Serie B e meno buoni in Serie A. Il rendimento della Salernitana non cambia.
Tra dicembre e gennaio torna Walter Sabatini in qualità di direttore generale, mentre De Sanctis lascia il suo incarico di direttore sportivo. Nel mercato invernale la dirigenza e la proprietà provano a rinforzare la squadra affidandosi anche a giocatori d'esperienza internazionale come Jerome Boateng e Kostas Manolas, ma la crisi sembra insuperabile, così alla 24ª giornata si decide per un nuovo cambio di allenatore. E la scelta pare ancora azzardata: la Salernitana si affida a Fabio Liverani, tecnico che arriva da una retrocessione con il Lecce nella stagione 2019-20 e da una doppia esperienza negativa a Parma (in Serie A) e Cagliari (in Serie B). E in Campania il copione non cambia: punti in cinque partite. Esonerato.
Dalla 30ª giornata in poi si sceglie la soluzione interna: Stefano Colantuono. L'ex mister dell'Atalanta infatti era già sotto contratto della Salernitana come responsabile dell'area giovanile.
I numeri della Salernitana
Numeri horror per la Salernitana che rischia di concludere la stagione con il peggior punteggio di sempre da quando la Serie A è composta da 20 squadre e con i tre punti a vittoria. Ad oggi il record negativo di punti è del Pescara della stagione 2016-17, la Salernitana - con quattro gare ancora da disputare, ne ha 15, frutto di appena due vittorie, nove pareggi e ben ventitré sconfitte. Peggior attacco del campionato con 26 gol realizzati e peggior difesa con 73 gol subiti.
Quanto incasserà dal Paracadute?
Ogni squadra retrocessa in Serie B ha diritto al cosiddetto Paracadute. Un indennizzo che permette alle società retrocesse di gestire al meglio il passaggio dalla Serie A alla Serie B dal punto di vista economico. La proprietà dovrà sicuramente tagliare tante spese e costi, ma la cifra garantita dalla Lega Serie A dovrebbe evitare crack finanziari.
La Lega Serie A mette a disposizione un totale di 60 milioni di euro da distribuire tra le tre squadre retrocesse. La Salernitana avendo disputato tre degli ultimi quattro campionati in Serie A avrebbe diritto a 25 milioni di euro, ma la cifra dovrà essere confermata a fine campionato e dipenderà dalle altre due squadre retrocesse. Infatti se - per ipotesi - dovessero retrocedere altre due squadre che hanno disputato tre degli ultimi quattro campionati in Serie A, la quota spettante alla Salernitana diventerebbe di 20 milioni di euro (stessa cifra garantita alle altre due società retrocesse).