Dall'impatto di Pulisic fino alla mancanza di Ibra: Pioli dopo Bologna-Milan
Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a DAZN al termine del match contro il Bologna. L'allenatore rossonero ha parlato dell'impatto avuto dai nuovi arrivi, oltre a soffermarsi sulla prestazione di Pulisic. Al termine anche parole su Zlatan Ibrahimovic, ecco quanto emerso.
Sulla corsia di destra: "Più metti in gioco i giocatori di qualità e più hai possibilità che ti diano la giocata. Ne abbiamo tanti, oggi si sono viste belle cose ma anche che dobbiamo lavorare tanto per trovare gli equilibri. I nuovi sanno giocare a calcio, ci possono aiutare nella crescita. È un mese che siamo insieme, c’è da lavorare".
Su Pulisic: "Sono soddisfatto. Ai dirigenti avevo chiesto certe caratteristiche e certi ruoli, non nomi precisi, e sono arrivati. Sta nascendo un bel gruppo: i vecchi han fatto inserire i nuovi arrivati. Che Christian sia un talento lo sapevo. Quando ho parlato con lui nelle telefonate fatte ero convinto che avremmo preso un giocatore di talento. Bene così, sapendo che dobbiamo lavorare perché ci sono tante cose che possiamo fare meglio".
Su Giroud: "È un esempio, un leader tecnico e degli atteggiamenti. È sempre disponibile a lavorare per la squadra, ad aiutarla. È un grandissimo giocatore che ha vinto tanto. È felice con noi, non è più così giovane e bisognerà trovare il modo di farlo rifiatare".
Su Leao: "Sì, io ci parlo tutti i giorni per fargli capire che lui è dotato di superpoteri che vanno però messi a disposizione della squadra. Se impareremo a sacrificarci tutti potremo toglierci delle soddisfazioni".
Sulla mancanza di Ibra: "Ci manca, però la cosa più bella che ha fatto è che ci ha fatto crescere come mentalità. Siamo cresciuti con lui. Se parliamo dell’aspetto caratteriale e mentale, Maignan è il giocatore che si avvicina di più".